Ritorna l’imperdibile appuntamento del venerdì con la "Collana di perle di Giulia"

"Dipende tutto da una virgola. Basta aspettare. Basta, aspettare" 

Chi può dire quale sia il tempo "giusto" per reagire a una notizia difficile, perdonare qualcuno, chiudere un capitolo e aprirne uno nuovo? Per certe cose esistono solo tempi necessari, non tempi giusti. La scienza è così rassicurante, con le sue leggi e i suoi enunciati. Un pugno di certezze: 9 mesi per dare alla luce una vita, 100° per far bollire l’acqua. 
Ma noi, noi siamo altro. Fragili, imprevedibili, maestosamente differenti. Ognuno con una galassia di emozioni inaccessibile ai più, spesso anche a noi stessi. A volte a tentoni  strisciando fino alla fine di un sentiero buio, altre volte entusiasti e leggeri davanti a cieli azzurri e vedute mozzafiato. 
Eppure, non rinuncerei ai miei silenzi e i miei malumori per niente al mondo. Perchè non smettono di insegnarmi cose bellissime su di me e aumentano il mio senso del rispetto per l’insondabile. Non sono e non vorrei essere una scienza esatta. E’ all’ombra dei dubbi più cocenti e delle pesantezze più laceranti che ho capito come spiegare le ali.  
E se, ogni volta, non dovessi aspettare che la Vita faccia il suo corso e io sia pronta a proseguire, mi priverei dello stupore e della gioia che mi invadono quando, immancabilmente, riesco a compiere il passo successivo.