Arriva il venerdì e Giulia Muntoni ci regala un’ altra preziosa perla.

Lo scorrere del tempo può essere percepito come inesorabile o amico ma è, comunque, definitivo. Ogni singolo attimo che ci attraversa e scivola via non tornerà mai più. Dopo cinque anni, sono ancora qui a cercare di fare pace col tempo che mi è stato regalato per evitare che, da un lusso, diventi una condanna. "Se ci sei per te stessa, l'Universo ci sarà per te", mi ripeto. Perciò calma e sangue freddo. Non entusiasmo. Non trepidazione. Non relax. Calma. Sangue freddo. E un respiro. Espiro e riparto.
Mi chiedo come mai ci siano ancora svariati momenti nei quali la tregua che avevo stipulato con me stessa si interrompe. Da dove arrivi tutta l’energia che spreco a giudicarmi e trovarmi inadeguata. È un processo tanto abitudinario quanto distruttivo. Eppure, prendere atto della sua inevitabilità mi dà una sorta di conforto e quasi sempre, per fortuna, finisco con il redimermi, ricordandomi di sciogliere i nodi della gola e del cuore. E il motivo per il quale, ogni singola volta,  risalgo la china e mi lancio con un salto verso la Grazia è che, in fondo, la mia fiducia che tutto vada come deve è irriducibile. Non si è ottimisti per caso, proprio come, quando si ama, non lo si fa perché capita. L'innamoramento capita, l'Amore è una scelta. Non è per i deboli di cuore, non è ingenuità. No. Essere consapevoli di tutto quello che potrebbe andare storto ogni minuto di ogni giorno e scegliere comunque di sperare e di amare non è solo coraggioso. È eroico. Così il Bene ci rende eroi.