Vampate e menopausa: non solo terapia ormonale sostitutiva

Vampate e menopausa: non solo terapia ormonale sostitutiva

  • di Redazione
  • 26 Aprile 2023
  • Italia ed estero

In menopausa le vampate di calore sono un fenomeno ampiamente diffuso e che limita la qualità della vita della donna. La terapia ormonale sostitutiva rappresenta una delle possibili cure che, però, se utilizzata per lunghi periodi, è potenzialmente associata ad un aumentato rischio di tumore al seno.
Oggi viene in soccorso la scienza, infatti un recente studio, pubblicato nella rivista The Lancet, ha evidenziato che la molecola fezolinetant è in grado di ridurre significativamente le vampate di calore, senza agire a livello ormonale. Un risultato importante che potrebbe portare presto all'approvazione all'utilizzo di questo nuovo farmaco.

Si calcola che circa il 70% delle donne in menopausa soffra di vampate e circa il 10% riporti trovi sintomo come insopportabile. Quando le vampate si manifestano oltre 30 volte alla settimana e più di un paio per notte, la prassi è ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva che può ristabilire certi equilibri. Secondo recenti studi la molecola fezolinetant agirebbe su altri sintomi come la secchezza vaginale, le alterazioni del tono dell'umore, l'instabilità emotiva, l'insonnia, i dolori osteo-articolari e le difficoltà di concentrazione.

Uno dei motivi che porta le donne a non ricorrere alla terapia sostitutiva ormonale è l'aumentato rischio di sviluppare un tumore al seno se utilizzata per molti anni. Una revisione di studi pubblicata sulla rivista The Lancet nel 2019 ha confermato che le probabilità di ammalarsi risultano (di poco) più elevate fino a dieci anni dopo aver sospeso l'assunzione di ormoni.

Utilizzare il fezolinetant significherebbe, dunque, avere la possibilità di agire sui sintomi della menopausa attraverso un'azione non ormonale. Un vantaggio non di poco conto soprattutto per il legame, seppur minimo, tra terapia ormonale sostitutiva e rischio cancro. Non solo, anche se mancano studi nei pazienti oncologici questa nuova molecola potrebbe rappresentare una possibile cura delle vampate tipiche della menopausa precoce per le donne in cura con terapia ormanale per il  tumore al seno. 
Non resta che aspettare che la ricerca e vada avanti