

Un casco freddo per evitare la caduta di capelli in seguito a cure chemioterapiche
- di Redazione
- 21 Marzo 2017
- Italia ed estero
La perdita di capelli è uno degli effetti collaterali della chemioterapia che più impressionano. L’utilizzo di un casco che raffredda il cuoio capelluto ridurrebbe della metà il rischio della loro caduta causata dalla chemioterapia, in donne affette da tumore al seno. Dovrebbe essere utilizzato per trenta minuti prima, durante e dopo la terapia, con un limite massimo tre mesi.
Il casco consentirebbe di restringere i vasi sanguigni che irrorano il cuoio capelluto, a vantaggio di un minor afflusso dei farmaci ai follicoli piliferi e dunque di una minore esposizione agli effetti di indebolimento e caduta dei capelli.
È quanto emerge da due studi americani, pubblicati sul Journal of the American Medical Association (JAMA) di cui il primo, condotto dal Baylor College of Medicine di Houston, ha coinvolto 182 donne affette da carcinoma della mammella al primo o secondo stadio di malattia, assegnando 119 pazienti al gruppo in trattamento con il casco e 63 a quello di controllo. Il secondo, attuato dall’University of California in collaborazione con altri centri di ricerca statunitensi, ha invece considerato gli esiti della caduta dei capelli in 106 donne sottoposte a raffreddamento del cuoio capelluto contro 16 appartenenti al gruppo di controllo.
In entrambe le ricerche l’uso del casco freddo avrebbe ridotto le probabilità di perdere i capelli di circa il 50%. L’uso del caso avrebbe dimostrato importanti ripercussioni anche sul piano psicologico con il miglioramento della percezione dell’immagine di sé, della propria femminilità e maggior coraggio a sottoporsi alla terapia.
Il "casco freddo", dedicato al momento solo a pazienti con tumore del seno in trattamento chemioterapico, è già in uso anche in Italia ma ancora in pochi ospedali, tra essi ricordiamo il Perrino di Brindisi, Policlinico Gemelli di Roma e l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.