

Tumori della tiroide, con la termoablazione si può evitare la chirurgia
- di Redazione
- 8 Dicembre 2021
- Italia ed estero
La termoablazione, la tecnica innovativa utilizzata dallo IEO, diventa una linea guida
La termoablazione guidata dall’imaging, tecnica innovativa sperimentata all’Istituto Europeo di Oncologia, che consente di evitare la chirurgia, entra a far parte delle linee guida pubblicate sulla rivista European Thyroid Journal inerenti i trattamenti mini-invasivi nei pazienti con tumore iniziale alla tiroide. Si tratta di un riconoscimento prestigioso da parte della comunità scientifica europea e tale passo costituisce il futuro dell’oncologia medica.
La termoablazione consiste nell’inserimento sotto guida imaging (ecografica, o TC) di uno speciale ago estremamente sottile che, con l’erogazione di energia termica, distrugge il tumore, preservando il tessuto sano circostante. La procedura viene applicata da tempo nel trattamento di diversi tipi di tumore come fegato, rene, polmone, ma solo recentemente sono stati sviluppati dispositivi da termoablazione specifici per il collo.
"Il documento delle linee guida rappresenta una pietra miliare per la diffusione dei trattamenti miniinvasivi nel trattamento dei pazienti con tumore della tiroide, oltre a essere un grande riconoscimento per il nostro Paese e per l’Istituto Europeo di Oncologia, ancora una volta leader nel mondo nel campo della ricerca sui trattamenti mini-invasivi in ambito oncologico" – dichiara Giovanni Mauri, radiologo della Divisione di Radiologia Interventistica IEO, ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e primo autore del lavoro .
Mauri è stato tra i pionieri di questo tipo di trattamento nei pazienti affetti da tumore della tiroide, e per la sua esperienza è stato chiamato dalla European Thyroid Association (ETA) e dalla Cardiovascular and Interventional Society of Europe (CIRSE) a coordinare un gruppo di esperti europei per la stesura delle prime linee guida sui trattamenti mini invasivi nei pazienti con tumore della tiroide.
Quando il tumore della tiroide, in particolare se di tipo papillare, è inferiore al centimetro e confinato alla tiroide, viene definito come "microcarcinoma". Questo tipo di tumore è caratterizzato da bassa aggressività, e può presentare un’evoluzione estremamente lenta, tanto che alcuni autori consigliano di applicare una strategia attendista di stretto monitoraggio evolutivo, con la finalità di evitare l’invasività di un intervento chirurgico. La termoablazione sarebbe dunque un’efficace risposta.
Non solo tumori piccoli, ma risulterebbe efficace anche su quelli di maggiori dimensioni, o alle metastasi linfonodali da tumore della tiroide, quando la chirurgia risulti non fattibile o troppo rischiosa.
"IEO è stato il pioniere della Radiologia Interventistica Oncologica in Italia, creando nel 2015 la prima Divisione clinica, dedicata alla disciplina che oggi è considerata il quarto pilastro della lotta al cancro, insieme a chirurgia, oncologia medica e radioterapia. – conclude Mauri- La Divisione, creata e diretta da Franco Orsi, è leader in Italia ed in Europa per volume e complessità degli interventi, l’elevato livello delle tecnologie disponibili e l’attività di ricerca."