

Tre domande valutano il rischio di tumore al seno
- di Redazione
- 21 Maggio 2024
- Italia ed estero
Tre semplici domande per valutare il rischio di ammalarsi di cancro della mammella e di morire per tale neoplasia . Questo, grazie allo studio Women’s Health Initiative (WHI) pubblicato su Cancer, da una equipe internazionale di ricercatori che hanno quantificato in che misura il carcinoma mammario si può collegare all’obesità e alla sindrome metabolica. Le tre domande riguardano colesterolo, diabete, ipertensione
"Le donne in postmenopausa con i punteggi di sindrome metabolica più alti rappresentano una popolazione a rischio di mortalità per cancro al seno elevato che precedentemente non era mai stata riconosciuta - ha detto l’autore principale della pubblicazione Rowan T. Chlebowski, del Lundquist Institute di Torrance, in California. Ma ha aggiunto, soprattutto, che "valutare il punteggio richiede solo tre domande sull’anamnesi relative a colesterolo, diabete e ipertensione, nonché conoscere la misura della circonferenza addominale e i valori di pressione sanguigna, ovvero quello che comunemente viene chiesto e valutato durante le visite di routine".
Ma cos’è la sindrome metabolica? E’ una condizione clinica che riguarda circa il 20-25% della popolazione adulta mondiale e, secondo alcune stime, anche fino alla metà dei 50-60enni. Non è una malattia di per sé, ma un insieme alterazioni fisiopatologiche che favoriscono malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tumori della mammella, del rene, del fegato. La sindrome si manifesta con obesità addominale (giro vita superiore a 88 centimetri nelle donne e a 96 negli uomini), ipertensione arteriosa, dislipidemia (oltre 150 milligrammi di trigliceridi per decilitro di sangue), bassi livelli di colesterolo "buono" HDL (meno di 50 nelle donne e di 45 negli uomini) e metabolismo del glucosio alterato (glicemia a digiuno maggiore di 100). Se si è positivi anche solo a tre di queste cinque caratteristiche, allora si soffre di sindrome metabolica, e sale il rischio di ammalarsi.
Lo studio ha coinvolto 63.330 donne in postmenopausa, che non avevano ricevuto diagnosi di cancro del seno, tutte con mammografie normali e punteggi di sindrome metabolica tra 0 e 4 (da rischio nullo a rischio elevato, cioè con più fattori di rischio metabolico). Dopo un follow-up di 23 anni, i ricercatori hanno contato nel campione 4.562 tumori del seno e 659 morti a causa della neoplasia. Sulla base di queste informazioni hanno quindi calcolato che a un punteggio di sindrome metabolica più alto, indipendentemente dall’obesità, corrispondono tumori del seno con prognosi più sfavorevole e un rischio del 44% più elevato di morire a causa della malattia. Un altro risultato ha riguardato l’eccesso di peso: indipendentemente dal punteggio della sindrome metabolica, l’obesità è risultata collegata a tumori con una prognosi migliore: soltanto le donne con obesità grave hanno avuto un rischio più alto di mortalità per via del cancro.
Questi dati non fanno che ribadire l’importanza della prevenzione e di stili di vita corretti. Dallo studio emerge anche che le donne con più fattori di rischio metabolici sono quelle con livello di istruzione più basso.