

Scoperta la relazione tra il metabolismo del glucosio e il rischio di tumore
- di Redazione
- 27 Maggio 2024
- Italia ed estero
Un gruppo di ricercatori di Singapore e del Regno Unito ha scoperto la chiave della relazione tra dieta e rischio di tumore che potrebbe nascondersi in alcuni cambiamenti nel metabolismo del glucosio in grado di disattivare un gene protettivo dai tumori, il BRCA2.
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista specializzata Cell e spiegherebbe il motivo per cui diete squilibrate e malattie come il diabete aumentino il rischio oncologico.
"Nell’articolo i ricercatori hanno identificato il meccanismo attraverso il quale gli elevati livelli di glucosio (iperglicemia) potrebbero aiutare la crescita del cancro, l’iperglicemia disabiliterebbe temporaneamente un gene che ci protegge dai tumori chiamato BRCA2. Quando questo gene funziona poco o male aumenta la suscettibilità non solo al cancro della mammella ma anche ad altri tumori", ha commentato Angelo Avogaro, presidente della Sid, Società italiana di diabetologia.
Il team di ricercatori ha prima esaminato le persone che avevano ereditato una copia difettosa di BRCA2 e hanno scoperto che le cellule di queste persone erano più sensibili al metilgliossale (MGO), un composto che viene prodotto in grandi quantità quando nel sangue si verificano condizioni di iperglicemia. Proprio il metabolismo del glucosio è responsabile di oltre il 90% del MGO presente nelle cellule: livelli elevati di questo composto, derivato ridotto dell'acido piruvico, possono portare alla formazione di radicali liberi, molecole molto reattive che danneggiano il Dna e le proteine. In condizioni come il diabete, dove i livelli di MGO sono di base elevati a causa dell’alto livello di zucchero nel sangue, questi composti dannosi contribuiscono alle complicanze della malattia.
I ricercatori hanno infatti scoperto che il MGO può disattivare temporaneamente le funzioni antitumorali, provocando mutazioni legate allo sviluppo del cancro.
Questo effetto potrebbe essere osservato nelle cellule non cancerose e nei campioni di tessuto derivati dai pazienti, in alcuni casi di tumore al seno umano e in modelli murini di cancro al pancreas.
"Le cellule esposte ripetutamente al MGO possono continuare ad accumulare mutazioni che causano il cancro ogni volta che la produzione della proteina BRCA2 esistente fallisce, ciò suggerisce che i cambiamenti nel metabolismo del glucosio possono interrompere la funzione antitumorale, e positiva, del BRCA2, contribuendo allo sviluppo e alla progressione del cancro", ha commentato Avogaro.
Avviato con l’intento di comprendere i fattori che aumentano il rischio di tumore nelle famiglie a rischio, lo studio ha rivelato il ruolo del processo di glicolisi che trasforma il glucosio in energia. In pratica, i cambiamenti nei livelli di glucosio possono inibire le funzioni protettive e riparatrici del gene BRCA2 a causa dei MGO e contribuire allo sviluppo della malattia. La buona notizia è che in condizioni favorevoli il gene può tornare a svolgere le sue normali funzioni di sentinella.
Un'altra notizia confortante è che il metilgliossale è ricavabile mediante un semplice esame del sangue (HDA1C) e che livelli adeguati della sostanza possono essere controllati con una dieta corretta e con farmaci. Come sempre, per confermare questi risultati saranno necessari ulteriori indagini ma il merito dei ricercatori è aver spiegato il meccanismo per cui una dieta scorretta o un diabete non adeguatamente controllato possono aumentare la suscettibilità oncologica.