Oncologia, raccolte oltre 60.000 firme per il diritto all'oblio

Oncologia, raccolte oltre 60.000 firme per il diritto all'oblio

  • di Redazione
  • 27 Aprile 2022
  • Italia ed estero

Sono oltre 60mila firme raccolte in tre mesi della campagna promossa da Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica) che intende ottenere una legge per il Diritto all'oblio oncologico, con le adesioni raccolte sul sito dirittoallobliotumori.org.
L’obiettivo è  arrivare a 100mila firma da consegnare entro l'estate al presidente della Repubblica Mattarella, al premier Draghi e al ministro della Salute Speranza. La volontà è ottenere una legge di pochi articoli entro la legislatura.

Oggi, in Italia, sono 3,6 milioni coloro che vivono con una diagnosi di cancro e il 27%, circa un milione, è guarito. Ma, quest’ ultima e significativa parte della popolazione, spiegano gli oncologi, dovendo dichiarare la propria passata malattia rischia di subire discriminazioni nell'accesso a servizi come la stipula di assicurazioni e mutui, l'adozione di un bambino e l'assunzione sul lavoro.
La norma, richiesta da Fondazione AIOM attraverso l'iniziativa "Io non sono il mio tumore", permetterebbe all'Italia di seguire l'esempio virtuoso di altri Paesi come Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Portogallo che già tutelano gli ex pazienti oncologici con una legge ad hoc. Il progetto, partito a gennaio con la raccolta firme e una campagna social, ora si arricchirà di ulteriori attività, come la raccolta firme negli ospedali e due 'passeggiate di salute' per sensibilizzare, che si svolgeranno a Pescara e Roma durante l'estate.

    Giordano Beretta presidente di Fondazione AIOM spiega: "Ora chiediamo a tutti uno sforzo per diffondere l'iniziativa". Grazie all'innovazione delle cure, oggi "molti tumori possono essere curati o cronicizzati - rileva Saverio Cinieri, presidente AIOM -. Questo spiega l'aumento delle persone che vivono anche a molti anni di distanza da una diagnosi. Supportare questa campagna significa offrire l'opportunità agli ex pazienti di vivere una vita libera dal ricordo della malattia".
Sul tema dell'oblio oncologico esiste già, ha ricordato Beretta, "una proposta di legge in Senato, presentata dalla senatrice Boldrini: mi auguro che abbia un percorso celere perchè la Legislatura finirà tra pochi mesi ed il rischio è che finisca nel 'dimenticatoio'. La raccolta firme ha invece attivato un movimento forte di cittadini che chiede - conclude - una legge in tempi brevi".