

Nasce "La casa delle donne" di Acto Lombardia
- di Redazione
- 7 Agosto 2020
- Italia ed estero
Si chiama "La casa delle donne" e vuole essere "un luogo sicuro di aggregazione per tutte le donne colpite da tumori ginecologici", come ha spiegato Alessia Sironi, presidente di Acto Lombardia durante un’intervista per La Repubblica. Aprirà i battenti, a sabati alterni, all’ospedale San Gerardo di Monza e A. Manzoni di Lecco a partire dal 5 settembre, dalle ore 10 alle ore 12 e trae ispirazione da un’analoga esperienza della consociata Acto Bari e per ricordare il grande impegno della sua presidente Adele Leone recentemente scomparsa: un vero e proprio laboratorio in cui il confronto tra persone che hanno affrontato o stanno affrontando lo stesso percorso si trasforma in un utile strumento di crescita e condivisione. Il progetto, che fornirà servizi di psiconcologia, beauty, nutrizione e sport realizzato grazie al supporto non condizionante di Clovis Oncology, è nato partendo da un’accurata valutazione di ciò di cui le donne hanno più bisogno dopo una diagnosi di tumore ma anche durante e dopo le cure: "Noi di Acto Lombardia conosciamo bene le esigenze delle donne perché siamo tutte passate attraverso questa grave neoplasia", spiega Alessia Sironi, "ecco perché sappiamo che è necessario garantire un supporto a 360 gradi: un sostegno che va dalla nutrizione alla bellezza, fino all’attività fisica e all’aiuto psicologico".
"Il rapporto con Acto Lombardia, cioè con pazienti che hanno già attraversato l’esperienza della cura di una patologia tumorale, è per noi fondamentale, perché ci insegna che non basta curare la malattia, ma che compito del medico è prendersi cura della donna nella sua globalità", spiega Robert Fruscio, Professore Associato di Ginecologia e Ostetricia, Università Milano - Bicocca
"Nei mesi scorsi gli ospedali sono stati assimilati essi stessi a focolai dell’infezione. In questi mesi c'è stato poco tempo per dedicarsi ad attività considerate di "routine". Abbiamo dovuto affrontare, riorganizzare e sostenere un sistema in continua emergenza che ha congelato qualunque altra attività. Ma i pazienti con una malattia oncologica, proprio come gli altri, non hanno potuto congelare la propria malattia e in ospedale ci sono dovuti venire eccome", afferma Tiziana Dell’Anna, Responsabile Unità Ginecologia Oncologica dell'ospedale A. Manzoni di Lecco. "Oggi la situazione è decisamente migliorata e il nostro compito torna ad essere quello di accogliere i nostri malati facendoli sentire al sicuro, in un luogo dove si trova conforto e che non bisogna temere ma affrontare con consapevolezza. Ecco perché ci teniamo a farvi sapere che noi ci siamo".