

La musica come antidoto per sconfiggere il tumore ovarico
- di Redazione
- 12 Maggio 2017
- Italia ed estero
Il 16 maggio al Teatro Olimpico di Roma si terrà la settima edizione di "Round Midnight", un concerto di beneficenza presentato da Iris Roma Onlus, associazione che offre servizi di ricerca, prevenzione e sostegno psico-oncologico alle pazienti all’interno del Policlinico Gemelli.
I fondi raccolti verranno destinati alla riqualificazione degli ambienti ospedalieri dell’undicesimo piano dell’ospedale, dove si trova il Polo delle scienze della salute della donna e del bambino.
"L’anno scorso abbiamo posto il primo mattone per l’apertura di un centro di farmacologia clinica di genere, con farmaci sperimentati per le donne. Il centro avrà sede proprio nei locali che quest’anno vogliamo trasformare, rendendoli più a misura di donna", ha spiegato Marina Caleffi, responsabile della comunicazione dell’associazione.
Tra le tante voci delle pazienti ci sarà quella di Vita Pizzi che dopo una prima diagnosi di ernia ombelicale ha invece scoperto di avere un carcinoma dell’ovaio.
"Insieme alla pulizia chirurgica dentro di me, ho deciso di liberarmi delle zavorre che avevo nell’anima. Non dovevo più soffrire. Io canto al cancro. Ho cantato davanti a un pubblico sulle note di Cocciante, dimostrando che adesso la mia vita è cambiata", ha rivelato Vita.
Ospiti del concerto, la banda musicale della polizia di Stato, diretta da Maurizio Billi; il trio tutto femminile di Silvia Donati, una delle voci del panorama jazz italiano e il passo a due di Alessandra Romani e Alessio Giacobbe, con la coreografia di Alessandra D'Attilia.
Da diversi anni ormai Iris Roma Onlus si occupa di valorizzare la qualità della vita delle pazienti in reparto con un occhio di riguardo anche ai loro familiari.
"Qualunque diagnosi oncologica impatta sulla sfera clinica, ma anche su quella psichica, coinvolgendo anche la famiglia. Purtroppo questa è una malattia familiare che coinvolge tutti a casa. Come in altre patologie gravi, ogni parente è coinvolto in prima persona", ha affermato Letizia Lafuenti, psico-oncologa del Policlinico Gemelli.
Le pazienti non vengono mai lasciate da sole e sono guidate in un percorso globale, tra assistenza fisioterapeutica e programmi di oncoestetica, che insegnano loro come riqualificare l'immagine del proprio corpo. Tra le varie iniziative c’è quella del progetto dell'operatore empatico che prevede una speciale formazione del personale medico e paramedico, utilizzando tecniche tipiche del teatro, che hanno dimostrato avere un ottimo riscontro nella capacità dell'operatore di acquisire competenza su se stesso e sulle proprie emozioni, per poterle poi utilizzare nella relazione con la paziente.