

In Italia 14.100 diagnosi di tumore in più in due anni rispetto al 2020
- di Redazione
- 21 Dicembre 2022
- Italia ed estero
Aumentano le diagnosi di tumore in Italia rispetto al 2020. Sì, nel 2022 sono stimati 390.700 nuovi casi, circa 14.100 in più in 2 anni. E’ quello che si temeva dopo il rallentamento dello screening durante la pandemia. Se oggi si cerca di recuperare il terreno perso costituiscono però un problema gli stili di vita scorretti: il 33% degli adulti è in sovrappeso e il 10% obeso, il 24% fuma e i sedentari sono aumentati dal 23% nel 2008 al 31% nel 2021.
Questo è quanto è emerso nel volume 'I numeri del cancro in Italia 2022', presentato il 19 dicembre al ministero della Salute e frutto della collaborazione tra Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), Airtum, Fondazione Aiom, Ons, Passi, Passi d'argento e Siapec.
Come si spiega all’interno del volume nel 2020 si è registrato un calo delle nuove diagnosi legato in parte all'interruzione degli screening, ma oggi si assiste alla ripresa dei casi di cancro come in altri Paesi europei. In sostanza si tratta di diagnosi arrivate in ritardo.
Oggi si registra comunque una ripresa dei programmi di prevenzione secondaria e degli interventi chirurgici in stadio iniziale. In particolare i programmi di screening nel 2021 sono tornati ai livelli prepandemici, quello mammografico raggiunge la copertura del 46% (nel 2020 si era attestato al 30%), per il colon-retto del 30% (era pari al 17% nel 2020) e per la cervice uterina del 35% (era al 23% nel 2020).
Il tumore più frequentemente diagnosticato, nel 2022, è il carcinoma della mammella (55.700 casi, +0,5% rispetto al 2020), seguono il colon-retto (48.100, +1,5% negli uomini e +1,6% nelle donne e il polmone (43.900, +1,6% negli uomini e +3,6% nelle donne).
I dati raccolti durante il biennio 2020-2021 "segnano un momento di accelerazione per lo più in senso peggiorativo per quanto riguarda i fattori di rischio comportamentali per i tumori: si tratta di un dato che non può non destare preoccupazione se si considera che il 40% dei casi e il 50% delle morti oncologiche possono essere evitati intervenendo su fattori di rischio prevenibili, soprattutto sugli stili di vita". Lo afferma il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella prefazione del libro 'I numeri del cancro in Italia 2022'
"Il volume - afferma Schillaci - costituisce un supporto di grande valore per il Servizio Sanitario Nazionale, per il ministero della Salute e, indubbiamente, per i pazienti oncologici, ai quali, mai come adesso, è necessario offrire le pratiche migliori di prevenzione, cura e assistenza. A seguito di decenni caratterizzati da notevoli progressi, la pandemia di Covid-19 ha determinato una battuta d’arresto nella lotta al cancro, causando in Italia, nel complesso, un forte rallentamento delle attività diagnostiche in campo oncologico, con conseguente incremento delle forme avanzate della malattia. Questi ritardi sicuramente influiranno sull’incidenza futura delle patologie neoplastiche".