Chemio addio, l’Aifa dà il via libera al nuovo farmaco per il tumore al seno

Chemio addio, l’Aifa dà il via libera al nuovo farmaco per il tumore al seno

  • di Redazione
  • 11 Febbraio 2020
  • Italia ed estero

Si chiama Abemaciclib il nuovo farmaco approvato dall’Aifa, Agenzia italiana del farmaco che sarà in grado di sostituire il trattamento di chemioterapia nella cura del tumore al seno.

Il farmaco è totalmente rimborsabile e disponibile sul mercato italiano dallo scorso 12 dicembre. Verrà prescritto a tutte le donne, in pre, peri e post-menopausa, con carcinoma mammario avanzato o metastatico positivo ai recettori ormonali (HR+), negativo al recettore del fattore umano di crescita epidermico di tipo 2 (Her2-). La somministrazione è prevista in associazione con un inibitore dell'aromatasi non steroideo (Nsai; anastrozolo o letrozolo) o fulvestrant; o come terapia endocrina iniziale o in donne che hanno ricevuto una precedente terapia endocrina.

Gli ultimi dati della ricerca sulla sopravvivenza hanno indicato che il beneficio clinico si associa al mantenimento della qualità di vita. "Questo farmaco è un inibitore selettivo molto efficace in grado di prolungare il controllo della malattia nelle pazienti con tumore al seno sensibile agli ormoni", ha dichiarato Pierfranco Conte, professore di Oncologia medica all'Università di Padova e direttore della divisione di Oncologia medica 2, all'Istituto Oncologico Veneto.

L'approvazione della procedura italiana segue quella europea e viene dopo la pubblicazione degli studi Monarch 2 e Monarc 3. Abemaciclib usato in associazione con un Nsai, aveva già dimostrato di ridurre il rischio di progressione di malattia o morte del 46% nelle pazienti con carcinoma mammario avanzato nello studio Monarc 3, e ha determinato un incremento della sopravvivenza globale di 9,47 mesi (da 37.25 a a 46.72 mesi) nello studio Monarch 2.

I risultati del Monarch 2, hanno mostrato un miglioramento significativo anche nella sopravvivenza globale delle donne affette da carcinoma mammario avanzato HR+, Her2-. Queste pazienti hanno in questo modo un'opzione di trattamento che può consentire loro un allungamento di vita.