

Mille modi di dire amico
- di Redazione
- 7 Dicembre 2017
- Il peso della determinazione
Continua l'appuntamento bisettimanale del giovedì con la rubrica "Il peso della determinazione" a cura della nostra cara amica Sonia Aresu.
Spesso quando finisce un'amicizia ci si chiede sempre quale sia stato il motivo scatenante e la causa della rottura. Molte volte capita senza nessun particolare motivo o magari perchè ci si trova a dover discutere su un qualcosa non riuscendo a trovare un punto di incontro oppure perchè si decide di intraprendere strade diverse ed automaticamente allontanarsi.
Fortunatamente coltivo delle amicizie solide che durano da più di vent'anni. Le vere amiche rappresentano per me le sorelle che non ho avuto. Purtroppo però, ho conosciuto altri tipi di elementi talmente poveri d'animo che, anche durante un percorso di malattia oncologica, hanno manifestato indifferenza ed odio verso il genere umano sprecando le proprie energie non per sconfiggere la malattia ma per produrre veleno.
Altre volte, quando si chiudono certi rapporti, ci si sente quasi sollevate perchè capita di incontrare delle persone che mi piace definire "sanguisughe di anime", sono coloro perennemente negative che si lamentano per qualsiasi cosa e cercano sostegno cercando di buttare anche te nell' abisso del loro pessimismo. Il bello è che quando sei tu a cercare un po' di sostegno loro non hanno il tempo, impegnate a portarsi e portare sfiga.
A questo proposito ricordo le parole di una signora dolcissima che ora non c' è più. Mi disse che attorno a me vedeva un'aura grandissima che dovevo difendere dalle approfittatrici. Queste parole a me care le ho custodite profondamente perchè mi hanno accompagnata durante tutto il mio percorso oncologico.
Quando una persona sta affrontando un tumore, dovrebbe circondarsi di persone a lei care e non tenersi accanto elementi che la compatiscano senza aiutarla a combattere e reagire. Ecco perchè appena riconosco quelle suddette persone ci sto alla larga!
Quando si è piccoli è tutto diverso. Basta pensare a quando si giocava con le amichette e si litigava perchè tutte volevano avere la bambola più bella. Ma i musi imbronciati duravano solo qualche minuto per dare spazio ad un sorriso perchè si riusciva sempre a trovare un compromesso.
Da adulti ciò non succede perchè si mette sempre in primo piano l' orgoglio. Sarebbe tutto molto più semplice se tornassimo bambini sopratutto con il loro cuore puro.