Il mio amico Morfeo

Il mio amico Morfeo

  • di Redazione
  • 23 Novembre 2017
  • Il peso della determinazione

Continua l'appuntamento bisettimanale del giovedì con la rubrica "Il peso della determinazionea cura della nostra cara amica Sonia Aresu.

Amo dormire, stare a letto mentre fuori fa freddo e la domenica mattina non dover mettere la sveglia. Mia madre racconta sempre che da piccola non dormivo e non facevo dormire gli altri.

Quando, il più delle volte, cercava di farmi addormentare tra le sue braccia e mi metteva nella culla, non aveva neanche il tempo di fare due passi che subito piangevo. I primi miei due anni sono passati così, con il rischio di farle venire un esaurimento nervoso!

In certi periodi burrascosi della vita, quando i pensieri negativi mi impedivano una serena quotidianità, non vedevo l'ora che arrivasse la notte per addormentarmi e non pensare più. Il sonno, in quei momenti, è stata una cura.

In Morfeo ho trovato un amico a cui poter consegnare le mie angoscie più pesanti. Quand'ero senza capelli per via della chemioterapia e dovevo andare a letto, indossavo sempre una cuffietta per il freddo, avendo la testa nuda e sensibile, il mio compagno ogni volta che mi guardava rideva, mi ha perfino soprannominato "la mia vecchietta" per via della sexy mise notturna.

Ci siamo fatti tante di quelle risate, un po' meno quando la notte mi svegliavo con dolori ossei e ai muscoli. Il sonno è  un membro di famiglia, senza, non potrei mai vivere, sarei più bisbetica e nevrotica di quanto non lo sia ora . Se dovessi scegliere il modo in cui morire sarebbe certamente durante il sonno perchè me ne andrei tranquilla lasciando questo mondo senza accorgermene.

Per ora però preferisco vivere spero più con le gioie che coi dolori che questa stupenda esistenza ci dona.