

Il club degli "anta"
- di Redazione
- 8 Ottobre 2020
- Il peso della determinazione
Torna la rubrica bisettimanale curata dall'amica Sonia Aresu che festeggia un importante compleanno
Ebbene sì, anche se il mio viso pacioccone camuffa di gran lunga le rughe, sono entrata a far parte del club degli "anta". È un circolo frequentato da persone che avrebbero tanto da raccontare ma si trovano nel limbo del sentirsi ancora troppo giovani perché le venga dato del "lei", ma allo stesso tempo hanno acquisito l'esperienza che le rende ampiamente mature. Non mi dispiace l'appellativo "signora", anzi, mi viene da sorridere perché in fondo sono po' "tzietta inside". Dopo aver vissuto l'esperienza oncologica ho iniziato a festeggiare con gioia ogni occasione, perché ogni traguardo raggiunto dev'essere celebrato a dovere. Ormai non mi stupisco più di niente e a qualsiasi età non si smette mai di imparare: in primis dalle delusioni, si vacilla, si cade ma ci si rialza, magari un po' ammaccate, ma sicuramente con più determinazione.
Ho smesso di progettare a lungo termine, in effetti, ripensandoci, i piccoli passi raggiunti danno più soddisfazione. Di sicuro continuerò a fare ciò che mi rende serena e mi fa stare bene, per il resto...non ho tempo. Mi sento molto più sicura ora, soprattutto ho la consapevolezza che gli errori servono per crescere e non per restare confinati a rimuginare. Ho promesso a me stessa, che se avessi raggiunto i quarant'anni, avrei festeggiato attorniata dai miei affetti più cari e così è stato. Sono fortunata ad avere accanto persone che rinnovano continuamente il loro amore nei miei confronti e ripensandoci, proprio per questo motivo ho dimenticato di soffiare sulla candelina ed esprimere un desiderio, forse perché non vorrei nient'altro, sono felice così.