Torna la rubrica bisettimanale curata dall'amica Sonia Aresu che parla delle opportunità e della gioia che esiste in ogni giorno

Vi siete mai chiesti come sarebbe stata la vostra vita se aveste imboccato una strada diversa da quella attuale? Io sì, me lo sono chiesta e mi sono pure data una risposta: nessuna vita è vissuta pienamente se non si va incontro a degli errori, si inciampa, si riprova o addirittura si cambia rotta. Provate ad immaginare (molti la vivono realmente) di condurre una vita piatta, che non avete scelto ma semplicemente state eseguendo, come un compito che è stato assegnato. Magari ci si è pure laureati per fare contenti i propri genitori, ma in realtà ci si è mai domandati: ma voglio realmente essere questa persona?
Lungi da me far passare il messaggio di volere sempre ottenere tutto ad ogni costo, ma credo sia giusto non fermarsi e essere pronti a migliorare.
Di solito scatta una molla che spinge a mettersi in gioco, a qualsiasi età, anche a settant'anni, perché esiste un'età per cambiare?

Molti utilizzano l'età come un deterrente per non affrontare nuove sfide, secondo certi è tardi  per tutto, forse perché si è troppo pigri per cambiare o molto semplicemente perché si ama vivere la vita in quel modo.
Personalmente credo non sia mai tardi per niente e soprattutto non deve per forza capitare qualcosa di drammatico per far si che ci si risvegli dal torpore.
Nel mio caso ha bussato alla porta il cancro, facendo tremare la terra sotto i piedi e sbattendomi in faccia che dovrò ancora lottare per raggiungere degli obiettivi. Poi c'è chi ama condurre un'esistenza normale, ma i gusti sono gusti.
Ammiro chi ha sopportato miriadi di sofferenze e nonostante tutto non si è mai arreso, chi si rialza sempre, chi non si fa influenzare, chi non vive per inerzia ma soprattutto chi è riuscito da solo e con varie rinunce a esercitare il lavoro che ama.
Tutto questo per dirvi che: la vera vita inizia quando si scopre che è una sola, godetevela!