

Balla che ti passa
- di Redazione
- 21 Novembre 2019
- Il peso della determinazione
Eccolo, lo stavate aspettando? Arriva il nuovo racconto di Sonia Aresu per la rubrica "Il peso della determinazione"
Ogni qualvolta incontro delle persone che sanno ballare rimango a guardarle estasiata, d'altronde sono una ballerina mancata, vi ricordate quando in un racconto, descrissi l'esperienza con la danza classica? Ecco, non ci ho riprovato, anche perché saltando potrei spezzarmi l'osso del collo o addirittura sfondare il pavimento, ma ho iniziato un corso di danza, precisamente un corso di afrodanza.
L'idea è partita dal progetto Mai più sole, con l'attivazione dei corsi per il benessere psicofisico delle pazienti oncologiche. E quale miglior modo per rimettersi nuovamente in gioco? Tuffarsi nella mischia! La prima lezione è stata molto faticosa ma grazie all'aiuto e all'amorevole pazienza dell'instancabile insegnante Donatella, sono riuscita a finire indenne la lezione prova. È stata una sorpresa ballare accompagnate dal vivo dai percussionisti. È un ritmo crescente che liberara dallo stress accumulato, gratifica e mette il buon umore. Si sorride sempre mentre si balla e ci si diverte un mondo e strano ma vero si riesce ad apprendere velocemente.
È un tipo di danza che si esegue a piedi nudi per mantenere il contatto con la terra ed io mi sento leggera, per modo di dire insomma...ed ho pure iniziato a convincermi di avere il senso del ritmo. È una disciplina completa perché mantiene in costante allenamento corpo e mente. Ogni volta mi si riempie il cuore di gioia nel vedere ballare tutte le amiche che, come me, hanno avuto un trascorso oncologico, perché in fondo è questo l'importante! Donne che si rimettono in gioco dopo la malattia, con il sorriso di chi ce l'ha fatta, di chi combatte e di chi non si arrenderà.