

Pensieri di un ritorno a casa
- di Redazione
- 13 Dicembre 2017
- Il Diario di Rosy ... Abbi cura di splendere
Ritorna l'appuntamento del mercoledì con la rubrica curata da Rosalba Gencarelli
C’ è sempre quella canzone che canticchio da ormai tanti anni, la cura Battiato, la sentivo nella testa durante il viaggio di ritorno verso casa dopo l’intervento e aveva un suono diverso. Sapevo che sarei ritornata ma parte di me l’avevo lasciata in quel posto d’ospedale. La casa ha un’ essenza differente quando riesci a respirarne il profumo misto alla sofferenza. Sembrava quasi una festa visto le persone che c’erano a salutarmi, ma che festa era? Per me era solo la consapevolezza di avere questa malattia di nome cancro che io chiamo l’uomo nero. Non c’era commiserazione, ancora oggi non mi commisero, ci sono quei perchè per i quali un giorno non so se avrò le risposte per tutte quelle volte in cui mi sono sentita smarrita, per i pianti soffocati. Calavo il sipario tra la gente ritrovandomi nell’ io più profondo a vivere il mio dolore: la violazione dell’intimo, tutto quello che mai potrà riavvolgersi come un nastro e magari cambiare quel che è stato e ora è. Essere donna è bellissimo, l’intervento è stata una violenza del mio intimo ma… Serve per sopravvivere a te.
Quella canzone vaga nella testa, "Io Avrò cura di te "accompagna le mie giornate e l’unica richiesta che potrei farti è : Non uccidermi per favore. Fammi avere cura di me ...