Cibo si, cibo no

Cibo si, cibo no

  • di Redazione
  • 6 Febbraio 2019
  • Il Diario di Rosy ... Abbi cura di splendere

E’ mercoledì e l’amica Rosalbina Gencarelli ci regala un nuovo racconto per la rubrica "Il Diario di Rosy … Abbi cura di splendere"

Il mio giro di boa dei controlli non è finito, mi aspetta la tac quella più decisiva tra tutti gli esami di routine eh si, a volte sono un po’ stanca, a volte piango senza accorgermene. Ma in tutto questo trambusto ancora c’è il dibattito "decisivo" per gli oncologi. Ciò che è giusto mangiare e non. Io mi confronto con le mie amiche di guerra ma ognuna è seguita differentemente e ognuna giustamente la vive come si sente. Io ora dopo la chemio mi sono alleggerita, sono diventata meno dura con il cibo incriminato, ma non riesco a mangiare zuccheri quello dei gelati, dei dolci, quelli insomma potenti, coca cola, il latte uguale, mi sono solo ammorbidita sul resto ma non perché io pensi che questo mi salverà dal mio destino ma è proprio un mio blocco interno, ho sempre la paura brutta che quando mangio queste cose, se lui è in circolo, lo aiuti a mangiare me. È una cosa psicologicamente devastante per me. E si toglie pure la gioia di mangiare come si desidera. Ma ripeto non sarà questo a salvarci, anche perché io ero una quasi salutista lontana dalle carni, dall’alcol, dal fumo e quando mi sono ammalata stavo seguendo una dieta per un motivo sempre salutare intestinale molto ferrea da oltre 8 mesi. Ma quel cappuccino di soia a settimana io lo desidero, è qui che sono sorti i dubbi tra le mie amiche di guerra, non va bene nemmeno quello e mi sono incupita. Ogni giorno è una lotta per ogni cosa, ma metto i guantoni, anzi in verità non li ho mai tolti, e vado avanti con tutta la forza che ho.