E’ mercoledì e si ripropone il profondo appuntamento con la rubrica "Il Diario di Rosi...abbi cura di splendere" curata dall’amica Rosalbina Gencarelli 

Quante anime belle stanno in cielo ora, tante amiche a cui ho dovuto dire addio per colpa di questa malvagia malattia. Vorrei ricordare Zia Teresa (era zia per tutti) una donna bella e solare. Conservo un ricordo di un momento della mia vita sereno con noi felici, a ballare latino americano fino all'Alba. Allora non pensavamo che la vita ci avrebbe schiaffeggiato tempo dopo. Non mi piacciono le frasi di circostanza, l'ho sempre detto, frasi del tipo vola libera o altro. Credo che ogni essere umano abbia un suo cammino. E’ doloroso e ingiusto vederti strappata dagli anni più belli e da chi ami, ma il destino non è decisione nostra. So solo che tanta sofferenza, come quella che porta questa malattia non è meritevole nemmeno per il più brutale dei mostri viventi. Ma c'è chi la porta con sorriso e rispetto, come hai fatto tu, Zia Teresa.
 "Solo creería en un dios que sepa cómo bailar." (Vorrei solo credere in un dio che sappia ballare.) così da far ballare te.