Quando siamo sole
- di Redazione
- 23 Settembre 2019
- I Mille Colori di Fausta
Ritorna l’appuntamento del lunedì con l’emozionante rubrica curata dall'amica Fausta Giorgia Mascia
Il cielo sembra un telo teso in attesa di essere dipinto dai colori del Sole. È una giornata bellissima, non afosa, le piante hanno le foglie ferme, immote. Il marciapiede e rischiarato da pozze di luce che filtrano dal cielo. L'erbetta delle aiuole, fresca e alta, è verdissima. Le case, quasi irridenti, alcune con panni colorati stesi ad asciugare altre con facciate severe e signorili. Sono le otto. Mi sento tutta indolenzita, ancora stanca per l'ultima operazione. In giorni remoti avrei preso la mia utilitaria e sarei andata al mare a godermi i merletti di spuma sulla riva e la spiaggia quasi vuota, i gabbiani che planano sul mare piatto, i gattini randagi a cui avrei portato cibo e un thermos di latte. Non posso farlo più. Deambulo con un bastone, devo essere accompagnata, non posso guidare per via delle gambe offese da una trombosi ed una paralisi. Sono sola. Nel senso che la mia vita ora deve essere guidata e controllata da altri in più devo curare, con controlli, esami, terapie il cancro che mi ha assalita più di un anno fa. Ripeto sono sola. Qui a casa.
Quando perdi la tua autonomia nulla possono l'aiuto e l'amore di chi ti circonda: i problemi devi imparare a gestirli come merendine, amare e fingere che tutto vada bene. Ci sono delle volte nelle quali mi interrogo sul significato di questa malattia: sono tante le domande e le risposte variano a seconda del momento il che mi dice che non ha ancora trovato la vera risposta (sempre ammesso che sia conoscibile). Sono sola o meglio, forse lo sono sempre stata ed oggi ne sto prendendo consapevolezza: "La solitudine è quando ti senti un cumulo di pagine che non compongono nessun libro, un mucchio di granelli di sabbia che non scolpiscono nessuna spiaggia, un fascio di atomi di luce che non disegnano nessun cielo". (Fabrizio Caramagna)