Meglio libera

Meglio libera

  • di Redazione
  • 12 Agosto 2019
  • I Mille Colori di Fausta

Tra paure e profondo amore per la vita la nostra amica Fausta Mascia si racconta.


Sono a casa da un mese. Un miracolo. La mia casa, le mie cose i miei cari che vedo quando mi piace e non a orari stabiliti. Perché dunque non riesco ad essere felice? Il 25 cm devo fare i prelievi e il 30 la PET. So che decideranno la mia terapia e il mio stato. Ho paura. Sono tre anni che mi sottopongo a cure, operazioni, TAC e quant'altro, ma la paura rimane come una serpe strisciante, forse perché ogni analisi ha sempre portato qualcosa di negativo da curare o operare. Sono stanca, il mio fisico forte sta cedendo, me ne accorgo dopo ogni terapia. Spero tanto che questa PET sia negativa. Prego e spero. Se così fosse dovrei fare le visite e le analisi di routine e forse qualche farmaco di mantenimento. Diversamente ricomincia il calvario. Questo è stato un mese di sospensione per riprendermi da un'operazione impegnativa e con postumi dolorosi.
Ieri ero al mare dalle 19 alle 21. Il caldo era assurdo nonostante l'orario. Il mare sembrava una grande bozza d'olio dal quale saliva una nebbiolina che voleva l'orizzonte. Tutto era fermo, immobile. La pineta, il canneto senza il fruscio della brezza. Gli ombrelloni colorati, la bandiera della torretta dove stava il bagnino. Un caldo assurdo e rivoli di sudore sulla schiena. Dialogavo seduta sulla mia sdraietta con due amiche che lamentavano acciacchi vari. Avrei scambiato volentieri quegli acciacchi con i miei mali reali. Ho così capito che io nel gruppo ero come Calimero. Tutti avevano caldo, io ansimavo, tutti sentivano la stanchezza della calura, io ero spossata. Eh sì! La malattia ti rende più fragile ed io, come canta Loredana Bertè, voglio essere libera e non fragile. Libera dal male, forte nel vincerlo ed abbattere questa mia fragilità fisica e psichica. Devo riuscirci. Non voglio vivere in tempi e spazi stretti, costretti. Voglio essere libera e felice, seppur ammalata, ma vigorosa. È una battaglia ardua ma io sfido la vita a fermarmi perché ripeto meglio libera che fragile, meglio dolente che passiva come una pietra al sole cocente.