Le orme dell’Aquila

Le orme dell’Aquila

  • di Redazione
  • 4 Febbraio 2019
  • I Mille Colori di Fausta

Torna l'emozionante lunedì della nostra Fausta Giorgia Mascia con la rubrica "I mille colori di Fausta"

"Come stai Fausta?" è una domanda che spesso mi pongono sapendo delle mie cure e vedendomi qualche volta provata dalle stesse. Ecco io posso descrivere il mio stato d’animo in modo "simbolico" ma credo più chiaro: sono caduta dall'albero e dal basso vedo tutto tanto diverso dalla mia prima prospettiva.

Io e mio marito, ci siamo sposati giovani e abbiamo costruito "un nido su un alto albero", in una posizione protetta ma capace di "vedere" tutto il bello che la vita può regalare: quando si è giovani e tanto innamorati si crede che l’esistenza sarà sempre benigna e che la forza e la salute saranno eterni. Novelli sposi abbiamo costruito questo nido con cura e amore, anche con metodo. Volevamo che i nostri figli si sentissero protetti dentro l'ovatta morbida (il nostro amore) in modo che crescessero sani e capaci di affrontare la vita una volta diventati grandi. Quanto però è giunto il tempo di guardare con serenità il tramonto dall’alto albero della vita io mi sono trovata a terra e con le ali rotte, incapace di ritornare sull’alta cima, nel mio nido e consapevole che non potevo permettere che i miei cari vivessero con me "senza ali" sulla terra mentre era fatti per il cielo, per volare liberi …

Mi sono sentita prima come un ramo secco è sterile, pieno di paura poi come una zecca che viveva succhiando la linfa di coloro che amava: una situazione inaccettabile tanto più che durava nel tempo facendomi pensare anche che le possibilità di risoluzione fossero così ridotte che forse sarebbe stata "liberatoria" una fine …

Adesso mi trovo a camminare una strada piena di ostacoli e so che devo darmi tempo affinché le mie ali guariscano e mi diano di nuovo la possibilità di guardare la vita dall’alto da dove tutto appare chiaro, piccolo e superabile nel frattempo è possibile che stia insegnando qualcosa di "nuovo" anche ai miei figli dopotutto chi cammina scalzo lascia tante orme!