Questa mia sola vita

Questa mia sola vita

  • di Redazione
  • 11 Febbraio 2019
  • I Mille Colori di Fausta

Tra colori ed emozioni torna il lunedì dell’amica Fausta Giorgia Mascia

Oggi il Sole sorge lentamente screziando appena la superficie delle nuvole. L'acqua, dopo una pioggia notturna torrenziale, gocciola dai rami degli alberi e luccica come lamine di vetro. Più in là, sulla strada, circa ad un metro di distanza, due stradini spingono con forza i carrelli della spazzatura nel luogo dove, con le scope di saggina, avevano ammassato le foglie secche e le cortecce. Agiscono in perfetta sincronicità ormai abituati l'uno all'altro. Guardo tutto questo dalla grande porta finestra della mia camera e sono triste. La parola "senza " ha ormai sostituito la parola "devo": senza Carlo non posso uscire perché le mie gambe sono instabili, senza il bastone non posso girare per casa, senza nessuno che mi faccia compagnia ho paura di trovarmi in situazioni non facili da gestire. Non sono sempre stata così, badate bene, una volta facevo un sacco di cose senza l'aiuto di nessuno. Adesso no! Adesso qualcuno deve aiutarmi sempre.

Nasce dentro di me un grande sentimento d'amore per i miei stupendi figli e per mio marito che sono diventati le mie stampelle d'amore. Essi fanno con me e per me tutto quello che da sola, senza di loro, non posso più fare. La tristezza, per questa mia nuova situazione che va avanti da oltre due anni, è stata sostituita prima dallo sconcerto poi dalla consapevolezza che è così che vivrò quello che mi rimane ed è già una grande fortuna! Penso a Virginia, a Titty, Adele, Rita e so che non sono sola. Noi viviamo questa seconda parte di vita consapevoli degli ostacoli ma avendo vicino persone amate che alleviano la nostra "caduta". A volte piango, perché mi sono precluse tante cose che amavo fare, poi prego, prego con fede che tutto rimanga così e che non peggiori. Chiedo scusa per le piccole recriminazioni perché comunque sono viva e posso godere di tante cose pur con le barriere che i miei mali hanno eretto intorno a me. Inutile lamentarsi: o così o niente! Questa mia sola vita, in questa sua seconda parte, è più limitata, più dolorosa, più spoglia, più triste. Ma è la mia sola unica vita e devo viverla considerandomi fortunata perché per ben due volte sono scampata alla morte certa. Ed allora forza viviamo, lasciamoci andare a pensieri d'amore, sogni piacevoli, alle letture, a scrivere, fare piccole grandi cose per chi amiamo. Per loro va benissimo così ed io mi sento gratificata da quest'amore non pesato, non criticato, condiviso, compreso. Abbiamo questa unica sola vita apprezziamola per le cose belle e sono tante che ancora possiamo fare, per l'amore che possiamo dare, per i nostri cari di cui ancora possiamo godere, la vita e l'amore. Con questa consapevolezza ridivento forte, combattiva fino alla prossima … Caduta morale!