Andato, andato oltre

Andato, andato oltre

  • di Redazione
  • 8 Luglio 2019
  • I Mille Colori di Fausta

Ritorna l’appuntamento del lunedì con l’emozionante rubrica curata dall'amica Fausta Giorgia Mascia

Quando sono stata ricoverata ho attraversato momenti neri e di grande sconforto: se li ho superati lo devo ai miei figli, a mio marito ma anche ai medici del reparto. Non dimentico la delicatezza, l'affezione con cui trovavo ogni giorno, sul cellulare, quadretti statici di divinità creati con amore del bello: colori forti si mescolavano a colori tenui in statuine con posizioni di grande distensione, occhi socchiusi e fiori bellissimi. In quella staticità, dove i fiori confluivano alle divinità profumi e pace ancestrale, io sapevo che, a creare quei quadri era, ogni volta, il mio meraviglioso dottor Macciò. Quasi vedevo quest'uomo bello, orgoglioso, chino a creare con le sue mani quegli accostamenti della divinità e fiori. Una persona che compone cose così dolci e profonde deve avere un animo buono per questo l'adoro e lo rispetterò sempre: non solo perché mi ha curata bene ma perché quando accostavo quell'immagine nel cellulare all'orecchio suoni dolcissimi mi rilassavano e mi conducevano in luoghi sereni che la mia mente ricreava. Grazie dottor Macciò, punta di diamante della nostra medicina, ti voglio bene! E che dire poi di dottor Lavra? Mi ha curato le ferite ed ascoltato con attenzione trattandomi con grande dolcezza e trasfondendomi serenità e certezze: gli voglio tanto bene! Poi c’è dottor Nieddu che vedendomi piangere disperata si è commosso, mi ha rassicurata permettendo a mia figlia di trattenersi con me perché, da bravo medico – psicologo, aveva capito che ero profondamente depressa: gli voglio bene meraviglioso dottor Nieddu! Ma c'è anche dottor Onnis che, col suo vocione tonante, mi strappava sempre un sorriso.

Ricordo anche dottor d'Angelo: una notte, mentre stava smontando dal lavoro, ha voluto dare un ultimo controllo ai degenti. Io ero sveglia, le luci soffuse, lui indossava una canadese scura e mi è sembrato Diabolik: quanto abbiamo riso insieme! Che Dio lo benedica! Nel mio cuore c'è anche dottor Chiappe: è apparso in borghese per un controllo di routine e sembrava un giocatore di baseball, anche lì … quante risate! Li ringrazio tutti perché accettando con simpatia le mie battute, hanno palesato di aver capito il mio bisogno di evadere e la ricerca del mio antico, ma non dimenticato, senso dell'umorismo: così facendo, oltre alla indiscussa professionalità, hanno dimostrato grande empatia e gentilezza. E, per finire, la dolcezza della bella dottoressa Sanna che cogliendomi una sera sola e pensierosa mi ha mandato in visita le due Vale’s: quanto abbiamo riso! Grazie dolce dottoressa Sanna, la "mia sgobbatrice" (nda Lei sa cosa intendo). Eh sì,  al settimo piano dell'oncologico Businco tu puoi soffrire ma meravigliosi medici ti aiutano per vederti sorridere e stare meglio. Grazie dottori vi voglio bene! Citando ancora Dott. Macciò io sono "andata, andata oltre" le quattro pareti di una stanza e ho trovato momenti di grande conforto, tuffi in acque azzurre, voli con gabbiani … Pace, tanta pace creata per me da meravigliosi medici. Anche questo è il Businco al settimo piano…