Rinascita

Rinascita

  • di Redazione
  • 15 Marzo 2021
  • Ascoltare, meditare e amare

Ritorna il profondo appuntamento del lunedì con la rubrica curata da Donatella Uda che descrive con immensa dolcezza una sua nuova amica, arrivata così, quasi per caso, nella sua vita.

"CI SONO PERSONE CHE SEMBRANO ESISTERE PER FAR STAR BENE GLI ALTRI. GENTILI, SENSIBILI, GENEROSE. SONO UN DONO PER CHI LE INCONTRA. SANNO ASCOLTARE E RISPETTARE LE PERSONE. SONO UNA MEDICINA PER L’ANIMA. SEMBRANO PERSONE. MA FORSE SONO ANGELI…(AGOSTINO DEGAS) "

Primavera 2021. Il cielo è così sereno, limpido con i suoi colori chiari che si specchiano nelle acque del golfo dove grandi navi sono attraccate al molo del porto di Cagliari. Il mare e il cielo sembrano un tutt’ uno, uniti in modo quasi inscindibile, candidi gabbiani aprono le loro ali bianche e grigie e si librano ondeggiando come leggeri aquiloni colorati che si lasciano dondolare dalla leggera brezza marina, la gente passeggia tra le vie esplorando la città e guardando vetrine scenografiche, abbellite come con un tocco di magia, allestite con vivaci colori pastello e illuminate con lampade e faretti luminescenti. In una di queste, riflessa c’è lei, lo specchio trattiene la sua immagine, a mio parere sembra una dea, lei è giovane e dimostra sicuramente meno della sua età, sui quarant’anni, alta circa un metro e settanta con dei lunghi capelli biondi, nasconde i suoi occhi dietro eleganti occhiali da sole, la sua carnagione è chiara e la sua pelle è vellutata come una fresca pesca, mette frettolosamente la sua mano dentro la borsa ed estrae il telefono, le sue mani sono delicate e ben curate, il suo abbigliamento è ricercato e di buon gusto e mentre risponde alla chiamata sorride ed il suo sorriso non puoi non notarlo, la guardo, la riconosco…è lei, la dolcissima Perla. La prima volta che la vidi fu in un locale molto chic di Cagliari per un evento importante, la seconda volta in un campo da calcetto e mi colpì proprio la sua bellezza, la sua giovialità, il suo sorridere mentre giocava come una bimba felice quando riceve un dono tanto desiderato. Nel verde campo sentivo le amiche che la incoraggiavano e lei, quasi timidamente, correva verso la porta da calcio; vederla in quelle uniche occasioni sempre così allegra, di buon’umore, armoniosa non potevo non pensare che era l’ incarnazione della felicità, di quello stato d’animo positivo che ritiene personificati i propri desideri, ma non sempre ciò che si mostra alla vista di un comportamento o di manifestazioni esterne può essere la realtà ma può trasparire una mistificazione, cioè un’alterazione della verità. Questo l’ho intuito solo qualche settimana fa quando l’ho incontrata alla prima lezione del corso di scrittura creativa, "niente accade per caso, nessuno arriva a te per caso". Prima di uscire da casa ho pensato di portarmi appresso un block notes per prendere appunti, ma non so poi perché non lo abbia fatto e mentre ero in sede ho chiesto una penna e un foglio. Prontamente Perla aveva portato un quaderno in più pensando proprio che qualcuna potesse non averlo preso, in questo semplice gesto per tanti, ma non per me, ho visto che oltre ad essere gentile, generosa era stata anche premurosa. Il compito assegnatoci a casa che consisteva nella descrizione di una compagna mi ha dato modo di pensare e nonostante non sapessi niente di lei a livello psicologico e sociale, l’ho descritta come la vedevo io. Alla fine della lettura del profilo, con un filo di voce, mi ha ringraziata e subito dopo ho sentito la sua descrizione, ciò che mi ha colpito di più vi starete chiedendo? "Mi sto separando." Ho visto la tristezza in quegli occhi castani, ho sentito dolore in quelle parole.
Il giorno dopo ricevo un messaggio inaspettato, ma tanto gradito e in pochi attimi di conversazione via chat (non ci siamo mai scambiate messaggi in privato se non una sola volta per un’ informazione) apprendo che abbiamo molte cose in comune, Perla si è ammalata di tumore ovarico nel settembre 2013, io mi sono ammalata qualche anno dopo dello stesso cancro e l’ho scoperto proprio a Settembre. Perla è madre di due figli come me e quando una mamma si ammala l’unica cosa a cui pensa sono principalmente loro, la paura di non poterli vedere crescere, di non poter star loro accanto nel momento del bisogno di non poter vedere i loro traguardi e in questo caso mi viene da pensare a delle frasi che spesso leggiamo ma che noi madri facciamo nostre, perché ragioniamo tutte nello stesso modo per amore del dono più grande che abbiamo ricevuto. "Una mamma guardando il cielo chiede a Dio: Signore prima di vegliare su di me, veglia sui miei figli. Prima di amare me ama i miei figli. Prima di guarire me non far ammalare i miei figli." E si pensa anche alla persona che hai accanto e dal quale ti aspetti conforto, dolcezza, comprensione ma "ti capiterà nella vita e soprattutto in quei momenti così dolorosi di vedere improvvisamente le tue certezze trasformarsi in dubbi, le strade riempirsi di ostacoli e le persone che avresti voluto con te per tutta la vita, andar via. Ti capiterà, capita prima o poi…capiterà di perderti e non capire più niente. Ti capiteranno cose che sono sempre sembrate lontane da te, proprio come il cancro. (cit.)"

Affronti la malattia quando hai amore, tanto amore e soprattutto quell’amore della persona che per te è fondamentale, riesci forse ad essere un pochino più forte ma quando quest’amore viene a mancare e oltre al tuo vivere con mille pensieri che affollano la mente, ti senti allontanata, denigrata, attaccata talmente tanto da far venir meno quella fiducia e stima che si dovrebbe avere per amore di se stessa, quando hai il forte bisogno delle sue carezze, dei suoi baci, dei suoi abbracci, di ritenerti donna desiderata e sentirti stringere forte le mani e invece questo non avviene, un brivido gelido attraversa il tuo corpo, senti il disprezzo nelle parole da farti mancare il respiro, senti un dolore più grande persino di quello quando ti venne comunicata una diagnosi temibile e terribile, ti senti devastata nell’anima e se anche hai tante persone accanto che ti sono vicine, tu senti solo martellanti quelle parole, rivivi quei momenti di solitudine e se pensate che restare soli nella propria solitudine sia un dramma provate a pensare a quelle persone che stanno e si sentono sole in compagnia di qualcuno. Quante volte dolcissima Perla avrai ringraziato per la grande opportunità che ti è stata data, per ogni attimo di vita donato che volevi condividere con coloro che più ami e per cui ti sei sempre donata pensando per ultima a te e sperando che questa opportunità la cogliesse anche il papà dei tuoi figli. Quante volte, cara Perla, ti sarai domandata il perché di tali atteggiamenti; desideravi solo cose semplici, ma quelle più preziose come donna: essere l’essenza dell’amore, del rispetto, della lealtà, della sincerità, della purezza, la sensazione di sentirti veramente amata, invece una devastazione che supera i limiti del dolore come se il tuo cuore ti venisse strappato dal petto e nonostante le lacrime abbiano rigato il tuo dolcissimo viso, ancor più male fa l’indifferenza a tutto il tuo sconforto a quell’infelicità che non meritavi. Ma tu ORA splendi di luce propria e quando ti ho sentita dire che stai riprendendo la tua vita in mano, che hai questa grande bisogno di amarti, di voler essere un’ esplosione di brama di vivere, in quel momento, anche se distante da te, ho pensato come fosse bello poterti stringere forte, tenere le tue mani, accarezzare il tuo viso e dirti: "CORAGGIO!" Questa parola deriva dal latino ( cor habeo agg. e dal verbo habere, avere cuore) è la virtù umana spesso indicata come fortezza che fa sì che chi ne è dotato non si sbigottisca di fronte ai pericoli e affronti con serenità il cammino quotidiano della vita. Quando la vita ti ha già insegnato ad essere forte è il momento di imparare ad essere serena. (Zen).
So che ciò che ti crea apprensione sono i tuoi figli ma vedrai che con loro troverai momenti perfetti lungo il cammino da compiere insieme, tu terrai le loro mani e loro terranno le tue, ascolteranno le tue parole, i tuoi consigli, loro sono coloro che hanno reso la tua vita speciale, unica e tu hai sempre donato ciò di cui più ogni figlio ha bisogno: incommensurabile amore, comprensione, sorrisi, gentilezza, rispetto come empatia, come accettazione dell’ altro, generosità, perseveranza per affrontare gli ostacoli, la forza di non arrendersi, la voglia di imparare per migliorare, l’energia per cercare di superare i problemi, cose importanti per cui è bene lottare per diventare più maturi e responsabili , l’autostima in modo che credano in se stessi nelle loro capacità incoraggiandoli anche ad accettare i cambiamenti ma soprattutto ad essere autonomi senza aver troppa paura del mondo circostante, l’ umiltà, aiutarli a non sentirsi superiori a nessuno e ad accettare i propri limiti pur considerandoli una sfida per migliorare. So bene come mamma che non è per niente facile essere ascoltate, ma dobbiamo provare ogni giorno ad ascoltare i nostri figli anche quando non vogliono parlare, anche quando i loro atteggiamenti non sono come vorremmo, anche quando spesso ci danno apprensione, crucci, perché non riescono ad esternare tutto ciò che hanno dentro il cuore e dobbiamo essere sempre, lì, accanto a loro come il più grande pilastro disponendo il nostro animo al bene al dì fuori di ogni considerazione. I nostri figli sono la nostra ragione di vita ma non dimentichiamoci mai di noi, dobbiamo amarci, dobbiamo sentirci regine di noi stesse, non dobbiamo aspettarci che siano altri a farlo per noi. Rinasci bellissima donna, riprendi in mano la tua vita, riacquista la serenità, la gioia di vivere, ridestati, riacquista vigore, vivi e vedrai che troverai chi stringerà le tue mani, ti darà quelle carezze, quegli abbracci e quei baci che hai tanto desiderato. RICORDATI CHE SEI UNA BELLA DONNA FUORI E DENTRO E CHE MERITI DI BRILLARE COME UNA STELLA LUMINOSA SORRIDI NON SOLO IL TUO SORRISO DEVE RISPLENDERE NEL TUO VISO MA SOPRATTUTTO NEL TUO CUORE E RICEVERAI PRESTO TANTO AMORE. "Alza il capo donna, sei una guerriera che non si arrende. Credi sempre in te stessa soprattutto quando ti faranno il cuore in mille pezzi. Sei un fiore selvatico nelle mani sbagliate e una rosa profumata per chi sa apprezzarti. Sei il sole per le persone belle. Amati sempre ma soprattutto non perdere la bellezza che ti porti dentro. E’ quella che ti rende particolarmente affascinante e ti rende donna notevolmente elegante."