Meravigliosa creatura

Meravigliosa creatura

  • di Redazione
  • 18 Gennaio 2021
  • Ascoltare, meditare e amare

Ritorna l’appuntamento bisettimanale del lunedì con la rubrica "Ascoltare, meditare e amare", meravigliosa, come la sua autrice, Donatella Uda. 

"Suonano lievi al mattino i battiti di una campana

e io vorrei poterti abbracciare forte, mia cara amica Silvana...

Ricordi? Al tuo matrimonio sono stata presente

e il mio augurio era felicità, salute e nel vostro cammino amore travolgente.

Mai entrambe in un giorno così felice avremmo pensato che ci avrebbe unito ancora di più lo stesso destino,

legato a quel male che dentro il nostro corpo si era insinuato come un clandestino.

Tu sempre impegnata, dedicavi anima e corpo al tuo caro marito, ai tuoi adorati figli e al tuo lavoro

e non pensavi alla stanchezza, ai sacrifici poiché tutto ciò per te era il più bel tesoro."

Cara e dolce amica vorrei che tante persone conoscessero la meravigliosa donna che sei e ciò che riesci a trasmettere nonostante il peso della malattia e i tanti dolori che ti porti da quell'infausto giorno in cui, mentre dedicavi qualche coccola al tuo corpo dall'estetista per farti ancora più bella, ti accorgesti che "lui" emanava dei segnali per farti capire che la tua vita non sarebbe stata più la stessa. Ti ritrovasti catapultata 11 anni fa in ospedale per degli accertamenti e la diagnosi fu mieloma, il tuo organismo produceva più plasmacellule del necessario, quel tipo particolare di globuli bianchi che fungono da difesa contro le infezioni e diverse patologie. Inaspettatamente non potevi dedicarti più al tuo impiego tanto importante per te, ma a curare ciò che aveva provocato grande dolore nel tuo vivere quotidiano. E lentamente, con immensa forza, amore e fede sei sempre riuscita ad avere il tuo sorriso e a vivere attimo per attimo con la speranza, essa è amore di vita per andare avanti e soprattutto per dedicare ancora tempo a chi ti stava e ti sta sempre accanto. Così riacquistasti ancora più forza nel percorrere la tua vita, ma dopo 7 anni "l'abusivo" ha bussato ancora una volta prepotentemente dentro di te risvegliando quei momenti già vissuti, quel timore, quell'ansia già sperimentata. Ti rividi per strada con la mascherina e tu eri sempre così dolce e positiva. Nonostante il tuo fardello riuscivi a infondere coraggio persino in chi si preoccupava e si preoccupa ancora per te. E chissà quanto ne avrai dato alla tua meravigliosa cognata chiamata proprio Speranza (che bel nome!) quando anche a lei diagnosticarono un brutto cancro. Ricordo ancora quando incontrai il marito in ufficio che piangeva, disperato, perché gli dissero lei aveva poco tempo. I due sposi erano sempre tenuti per mano, uniti, legati da un amore profondo, ogni volta presenti alle feste paesane. Nel mese di settembre lui la portò ad un concerto. La musica è fonte di felicità per tanti, ma improvvisamente quegli attimi di gioia si trasformarono in dolore devastante perché il suo amato si accasciò accanto a lei privo di vita. Quanta disperazione, lei lo seguì poco dopo perché non riuscivano a stare separati l'uno dall'altro. Un grande dolore per tutti voi, ognuno ha il suo disegno e nessuno lo conosce, è scritto lassù nel cielo. 

Mi hai sempre detto che per te il dono più bello è quello di vivere accanto alle tue amatissime nipotine, ai tuoi figli, a tuo marito e alle persone a te care. Alla fine della scorsa primavera mi avevi detto che avevano programmato per te l'autotrapianto ma poi la scorsa estate, dopo la pet, hanno deciso che prima era necessaria una terapia bomba con giorni di chemio devastanti e prima di entrare in ospedale hai rasato nuovamente i tuoi meravigliosi capelli, ma hai ricevuto un dono, bellissimo, da parte di tuo figlio, un foulard che hai indossato subito. Poi mi hai inviato una foto. Fino ad allora io non avevo mai messo foulard, il giorno per farti capire che ti ero accanto l’ho messo anch'io e ti inviai una mia foto. Mia dolcissima Silvy nonostante la tua grande sofferenza sei sempre positiva, colma di fede e preghi per tutti. Quando ieri ho sentito la tua voce al telefono e le tue parole dire: "Dai bisogna avere pazienza, fede e speranza" mi hai commosso come ogni volta in cui ti ascolto. Hai una nobiltà d'animo, una grande ricchezza interiore e sensibilità verso tutte le sofferenze che si vivono su questa terra. Tu, cara, hai dinanzi le tre virtù teologali che sono la fede, la speranza e la carità, ma di tutte la più grande è la Carità ( come spiega la 1°lettera ai Corinzi). "La carità è paziente, e benigna la Carità, tutto tollera, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Il cuore è in grado di rendere realizzabile la Fede e la speranza" (cit. Rossella Trimacco). "La speranza è un sogno ad occhi aperti" (cit. Aristotele). Mia grande amica quando sento la tua voce al telefono è come quella di un uccellino che vola nonostante le intemperie e cerca rifugio e protezione ma intanto cinguetta un canto melodioso, soave come i rintocchi di quella campana al mattino. Grazie per il grande amore che hai per tutti, per ogni parola che dedichi e per ogni preghiera che reciti.