La nostra magica Rita Meleddu ci regala un altro meraviglioso racconto ricco di informazioni utili

Voglio tornare sull'argomento delle cure fuori Regione e sui rimborsi spettanti a chi ne ha diritto. Ho già trattato tale tema, ma vedo che c'è ancora  molta disinformazione, e mi dispiace venire a conoscenza del fatto che molto pazienti, oncologici e non, perdano i benefici spettanti per legge, perché nessuno li ha informati. Noi pazienti spesso sappiamo di ciò che ci spetta attraverso il passa parola, e trovo giusto che chi sa, informi gli altri, lo ritengo un dovere. Non voglio salvare il mondo attraverso messaggi subliminali, ogni tanto c'è chi si inventa la qualunque e tutti dietro al nulla, o missioni che nessuno mi ha chiesto, ma voglio cercare di essere utile a qualcuno con fatti concreti.

Mentre scrivo mi trovo in aeroporto a Cagliari, in attesa di prendere il volo per Milano, verso una nuova speranza. Milano mi ha accolto altre volte per fare un trattamento radioterapico che mi ha consentito di vivere tutto sommato bene per altri 2 anni. E ringrazio Milano e chi mi ha curato con amore e gentilezza infinita. Ora ci riproviamo per  una nuova presenza di malattia. Sono fiduciosa e vado incontro al mio destino, che mi segue sempre, non si spaventa di viaggi lunghi e faticosi, lui è sempre con me. Cosa mi riserverà ora? E chi lo sa, come amo ripetere spesso, chi vivrà vedrà. Io ci metto, tempo, fatica; giorni difficili, ma anche tanta forza di volontà e serenità, vada come vada, io ci ho provato. 

Ma torniamo sull'argomento per il quale scrivo. Per fortuna che un passeggero tedesco che era alle mie spalle, ha smesso di parlare al telefono. Sarà che trovo il tedesco una lingua sgraziata, o sarà che semplicemente non la capisco, ma mi infastidiva la sua parlata. Voi direte, potevi spostarti, ma non è il caso, se ti alzi, ti soffiano il posto e poiché devo attendere un bel po' e so già che non posso stare in piedi a lungo, mi tengo salda la mia poltrona, che neanche un politico al Parlamento ...  Vengo al dunque...

Si ha diritto a chiedere il rimborso delle spese  sostenute per le cure cure fuori Regione quando non sia possibile effettuare tali cure nella regione di appartenenza. Tutto ciò che scrivo riguarda la Regione Sardegna che si sa è una regione a statuto speciale e quindi le condizioni potrebbero differire da quelle di altre regioni. 

Questa è la prima condizione: le cure per cui si va fuori non esistono nel nostro territorio. Questo per qualsiasi tipo di cura si debba uscire dalla propria regione, non solo o non necessariamente per malattia oncologica.

Faccio un esempio per essere più chiara. Mi sto recando a Milano per fare una radioterapia chiamata Cyberknife che non viene praticata in Sardegna, ecco che ho diritto ai benefici spettanti. È logico e giusto che se la stessa radioterapia potesse essere eseguita in Sardegna, la Regione non vada a rimborsare una spesa per una cura fattibile qui. 

Altro punto fondamentale, accertato il fatto che per curarsi ci si debba spostare fuori dalla propria regione, il paziente dovrà farsi rilasciare una certificazione redatta dal medico specialista che invia il paziente per consulenza o cura, che attesta appunto che il paziente suddetto deve recarsi fuori regione per i motivi già spiegati, ma questo è importantissimo, deve specificare che tali cure non sono disponibili presso la Regione di appartenenza del paziente e che deve essere presente un accompagnatore se necessario. Perché questo? Perché se non specificato, l'eventuale accompagnatore perde i benefici che spettano anche a lui. 

A questo punto con in mano il certificato, il paziente si reca alla Asl di appartenenza e si rivolge all'Ufficio "Cure fuori regione". 

Fondamentale un’ altra cosa, la pratica va avviata e aperta  prima della partenza verso il luogo di cura. Sembra una cosa ovvia, ma non potete capire quante persone perdono i benefici perché convinte che la domanda si debba produrre dopo. Mi raccomando, una volta in possesso del certificato rilasciato dal medico specialista, si va all' Ufficio della Asl preposto a questo e si apre la pratica.  Fine? Eh eh, magari!! 

A questo punto il paziente parte per la consulenza o le cure. Cosa dovrà portare da accludere alla domanda? Tutti i documenti che comprovano l' avvenuto soggiorno nella città nella quale ha sostenuto la consulenza o le cure e Tutti gli scontrini relativi alle spese sostenute.  Ora vi elenco il tutto. 

1)  Presentare la documentazione medica della struttura sanitaria indicante le prestazioni mediche effettuate, anche in fotocopia, portando in visione l'originale con i seguenti dettagli: 

- indicare  la/le date di visita, Day- Hospital, e/o ricovero con eventuale presenza dell'accompagnatore se ne ha diritto, e indicare eventuale se l'accompagnatore ha usufruito di pasto e/o pernottamento.

- indicare, a seconda dei casi, che il paziente doveva restare nei pressi della struttura sanitaria in quei determinati giorni e in questo caso la struttura sanitaria dove si eseguono consulenza o terapie, al momento delle dimissioni verrà rilasciato un foglio  chiamato " Giustificativo" nel quale vengono indicati i giorni di permanenza nella struttura.

2) Presentare i biglietti di viaggio in originale ordinati di andata e ritorno, per sé è e l'eventuale accompagnatore, allegando le carte d'imbarco pinzate al biglietto o ai biglietti. 

3) Presentare biglietti autobus e treni in originale.

4)  Presentare fattura o ricevuta dell'eventuale pernottamento indicante i giorni e i nominativi delle persone che hanno usufruito del servizio. 

5) Presentare originale di tutte le ricevute /fatture delle spese sostenute riferite alla sussistenza. 

Spero di essere stata chiara e di essere d' aiuto a chi deve fare terapie fuori dalla propria regione. Mi raccomando la tempistica. Appena si ritorna in regione, portare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute, perché si hanno in genere pochi giorni a disposizione per chiudere la pratica. Mi pare di aver scritto tutto e...Ora vado!!