(Parole)

(Parole)

  • di Redazione
  • 31 Marzo 2020
  • (Parole tra parentesi)

Si può raccontare una esperienza di tumore trovando parole che possano essere lette da diversi punti di vista? L’idea della rubrica (parole tra parentesi) nasce dalla voglia di mettersi in gioco e di dare voce a una esperienza, una delle tante, di paziente oncologica. Mi presento a tutti sono Monica e 5 anni fa mi sono ammalata di tumore al seno, un tumore di quelli con una bella carta di identità: aggressivo, subdolo e galoppante. A distanza di tempo dalla diagnosi sono convinta che la malattia sia stata per me come una lente di ingrandimento che mi ha permesso di soffermarmi a riflettere sulle cose realmente importanti della vita, riuscendo a rielaborare una esperienza dolorosa e difficile in una occasione di rinascita. (Parole tra parentesi) sarà un raccontarsi attraverso parole chiave che assumono un significato profondo in un percorso di malattia e nella vita di tutti i giorni. Oggi scopriamo la prima. Pronte?

Le parole che diciamo, quelle che udiamo e le emozioni ad esse connesse hanno un immenso potere, possono renderci felici, possono causare un dolore molto forte come se ci avessero colpito fisicamente, ci fanno salire la pressione, accelerare il respiro e rimangono nella nostra memoria per sempre lasciando ricordi indelebili. Se poi le parole devono essere usate per comunicare una diagnosi di tumore allora è importante usarle con-tatto, con-empatia, con-verità e anche con un pizzico di ironia. La mia diagnosi arrivò a luglio 2014, ricordo ancora fotogramma dopo fotogramma la scena. Il medico di fronte a me mi disse: "potrebbe essere un tumore, preferisco operarla"... e ... il tempo in quel momento si è fermato, le parole pronunciate sono diventate sempre più lontane, come un sottofondo incomprensibile mentre il battito del cuore veloce e impazzito prendeva il sopravvento e io in quel momento ... Ero spettatrice di me stessa, come se le parole appena pronunciate non mi appartenessero, e non fossero rivolte a me. Il medico fu diretto, chiaro, esaustivo e per nulla allarmista e penso che abbia trovato la strada giusta per parlarmi senza nascondere la verità .