La lillonitudine

La lillonitudine

  • di Redazione
  • 9 Ottobre 2019
  • Luce della stessa luce!

Torna la rubrica settimanale "Luce della stessa luce!" curata dalla nostra amica Irene Spiga    

E' usuale, tra noi amiche, definirci "lillone" nelle occasioni in cui le emozioni ci sovrastano lasciandoci andare in pianti liberatori. Vivendo le normali dinamiche della vita moderna, è inevitabile comettere errori di valutazione, di distrazione, inciampi e cadute momentanee. Ripetiamo a noi stesse di non essere perfette, di non essere eroine, di non essere fatte d'acciaio, che dobbiamo accogliere le nostre fragilità con pazienza e amore. Sì, sì, come no! Appena ti distrai... vai...cataclismi, alluvioni e terremoti in confronto a ciò che ti accade...non sono nulla! Ora, dopo aver curato un cancro, tutto ciò non vale più, o quasi. Quando sono giù di morale poi, vado al centro benessere dalla mia amica Valentina per dei trattamenti, dove la sua professionalità non è in discussione, ma dove ti accorgi che qualsiasi cosa ti sia capitata.... a lei è decisamente andata peggio. Come ad esempio, il giorno in cui ritira la macchina nuova, avete presente che ora le auto vi dicono con un bip, qualsiasi cosa? Ecco, se non conosci il bipese... sei fregata.

Fu così che lasciò accesi i fari della macchina in parcheggio e le si scaricò la batteria. La stessa macchina che viene poi presa di mira per ben tre volte in un mese da automobilisti distratti. Risolvibile certo, ma vai poi di momento lillonità, lacrimando per l'intera serata, la stessa che sarebbe poi dovuta essere una cena romantica da neo sposina. O come l'essere alluvionata a due mesi dall'inaugurazione del proprio centro benessere, imparando sì dagli errori, montando una paratia antialluvione, ed invece la pioggia decide di piovere scavalcando la paratia, sbattendo sulla vetrata e riallagando tutto il parquet appena risistemato... e vai di sigillatura stagna e ultra sottovuoto permanente. Come competere? No, no, non c'è storia, non rimane che essere solidali nella lillonità condivisa. Noi donne siam così, ci disperiamo e risolleviamo, non sempre in quest'ordine, ma siam belle così.