Il tempo circolare

Il tempo circolare

  • di Redazione
  • 18 Marzo 2020
  • Luce della stessa luce!

L’amica Irene Spiga ci regala una riflessione sul preziosissimo tempo

Ho trovato fuorviante la dicitura "linea del tempo". In realtà, il tempo è circolare, la vita è ripetizione, la storia è ripetitiva, la vita del singolo è circolare e spesso siamo dentro ad un loop. Non dovete credere a me, leggete cosa dice al riguardo la fisica quantistica, cosa si intende per tempo e non ve lo spiegherò io per non sfrangiarvi (tipico termine scientifico, quantistico) a noia. E' già così monotono, anche se dovuto, questo periodo storico di emergenza, in cui tutti noi siam chiamati a fare la nostra parte, stando a casa. "Ci manca solo lei con concetti di fisica quantistica!" Direte voi.

Ho tempo, ci ho riflettuto parecchio e le mie conclusioni sono sempre le stesse. Siamo dentro ad un loop, almeno io lo sono, da tanto. Il tempo è circolare e visto che non circoliamo molto ultimamente, cerchiamo almeno di capire il perché, di cosa abbiamo bisogno per fare esperienza ed uscirne al più presto.

Il fulcro è:

non avete  capito qualcosa, l'avete vissuto, ma non avete compreso, quindi il problema, la malattia, l'attrito sociale, la separazione, si ripeterà ancora ed ancora, in diverse forme, con differenti situazioni e persone, un loop. E lo farà finché non avrete compreso che l'unione è lo strumento che spiega tutti i possibili modi in cui la separazione, l'unica artefice dei nostri problemi, si palesa. Perché, che voi ne siate consapevoli o meno, voi esistete solo se agite e fate esperienza.  Noi siamo i creatori del nostro universo, di conseguenza, siamo in grado di cambiarlo in quanto non armonici con lui, sempre se accettate questa chiave di lettura. Io posso farvi il mio esempio, in realtà nella storia, di cicli e loop ce ne sono a iosa da analizzare, non trovate?

Il loop di Irene:

sono l'unica di tre fratelli e sorelle che è nata in ospedale, all'atto della nascita mi sono state diagnosticate malattie autoimmuni inesistenti.  Il condizionamento inconsapevole da parte di mia madre si era ormai messo in moto. A 19 anni, nel periodo migliore dell'età evolutiva in cui si anela indipendenza e libertà, mi è stata diagnosticata un'altra malattia autoimmune, il diabete, che, solo da ultra quarantenne, ho poi scoperto essere dovuto ad un gene modificato presente nella mia famiglia da generazioni.  Lavorandoci su ho scoperto che il livello alto di zuccheri nel sangue, serve per scappare o combattere, ed, in effetti, fino ad allora la mia vita era concepita per combattere, sgomitare per i miei ideali di vita. Finita qui l'esperienza del loop? No, perché la fase depressione, bulimia, cosa fai... te ne privi? Mi son creata una commedia dove poterci sguazzare. E allora sei de coccio, mi son detta, tu sei Irene non la tua malattia. La mia entropia era bassissima, non avevo imparato, entravo ed uscivo dalle stesse dinamiche. Ho avuto una vita ed un'infanzia felice, poi ho provato la separazione più grande, la morte di mio padre che non mi ha messo definitivamente di fronte all'esperienza cruciale per evolvere. Il dolore da separazione da un genitore è forte a qualsiasi età, anche se non vogliamo inizialmente ammetterlo, meno che mai da adulti. La rabbia che provavo, inizialmente sopita, è esplosa separandomi da membri della famiglia. Neanche il tempo di rilassarmi che mi è stato diagnosticato un carcinoma al seno destro, e mi sono ritrovata di nuovo a lottare per un'altra separazione, stavolta da un pezzo di me. Questo era l'unico modo che aveva la mia coscienza per mettermi davanti al problema da cui mi sono impegnata a scappare tutta la vita. E vi assicuro che ho semplificato il racconto non elencando tutte le volte in cui la separazione riguardava la vita lavorativa. Ora, trovate anche voi che sia il tempo di imparare? Per me sì! L'entropia può solo aumentare, cosa ho da perdere?

Il tempo è, sì, circolare, ma, dopo ogni esperienza, non si torna al punto di partenza, perché i parametri nel frattempo cambiano, e si inizia un altro giro nel momento stesso in cui finisce quello precedente.

Buon tempo a tutti.