Nuovo emozionante appuntamento con Irene Spiga e la sua rubrica "Luce della stessa Luce" che dedica questo racconto al cambiamento

A chi non fa paura? Il cambiare porta ansie lontane, sa di separazioni fin dalla nascita, di quell'istante in cui siamo costretti a lasciare quel luogo sicuro che ci ha cullato per 9 mesi, il ventre della mamma, il battito del cuore della mamma, il calore della mamma. E' anche la prima cosa che è tangibile durante le cure in un tumore.

Il tuo corpo cambia, il tuo viso cambia, il tuo stomaco cambia, le percezioni tattili, il tuo scheletro, cambia tutto inesorabilmente togliendoti il controllo dell'insieme. Nella vita quotidiana avviene la stessa cosa.

Una delle paure a cui non ho mai ceduto è però quella della morte fisica, perché credo che questa, in fondo, non sia la vita reale, ma solo una proiezione,bun riflesso della vera esistenza. Mi fanno paura i cambiamenti, quelli naturali, cambiare la vecchia via per la nuova, per intenderci, i cambiamenti della gente comune.

Il togliersi la maschera, questo si che è un cambiamento che suscita paura, ansia, gelo nelle vene. La maschera ti induce a fare cose che non vorresti, che vanno contro il tuo essere spirito ed anima, cose che rasentano la perfezione per paura di essere giudicata, per l'amore di mamma e papà, di un compagno, per non disturbare gli equilibri già esistenti. Eppure, il cambiamento nel doverla lasciare, fa veramente paura.

Quando finalmente cambi, ti volti indietro accorgendoti di aver perso alcune persone. Le stesse a cui il cambiamento fa paura, e tu glielo ricordi, glielo sbatti prepotentemente in faccia. Il coraggio nel cambiare è proprio il riconoscere che alcune persone non sono più consone al tuo modo di vivere, di esistere, di essere la vita. WOW!

Ora che ve lo ho detto, mi sento meglio. Sento che il cambiamento sia giusto, dopotutto l'universo è in continua espansione, cambiamento.

Perché non dovrei esserlo io?