Appartenenza

Appartenenza

  • di Redazione
  • 22 Marzo 2021
  • Luce della stessa luce!

Le speciali parole dell'amica Irene Spiga, tra ironia e ricordi dolciamari dell'infanzia

- "Lelledda di papy, se non conosci le tue radici, pensi di volare?"

Mi son vista dal basso, levitare sopra di me all'istante.

Mi ha svegliata la gamba che rovinava sul materasso a peso morto, un tonfo che ha fatto sussultare il cuore, un'emozione che mi ha scosso dalla testa ai piedi. Il 9 marzo papà è sette anni che se n'è andato all'improvviso, e non lo avevo mai sognato. Non saprei se essere emozionata perchè ho ricordato un sogno dove il protagonista era papà o per la sensazione della non gravità. Come descriverla? boh, lo stomaco in mezzo a tanta aria rarefatta? Una sensazione di benessere, senza la pesantezza del corpo, solo emozione di appartenenza ad un tutto di altre "fluttuazioni".

Mi vergogno un pochetto, ma la seconda cosa a cui ho pensato è stata:

- "Papà, numeri mi dovevi dare, i numeri vincenti, o Pa'!

Ho passato giorni pensando a cosa,  il mio inconscio, volesse dirmi. Dopo che la mia quotidianità è stata scossa da avvenimenti nefasti, ho iniziato a ricordare. Mi riecheggiava la frase del sogno con la voce di papy nella mente. Le radici son la famiglia d'origine, penso subito. Son stata sempre molto fiera di aver vissuto in una famiglia in cui l'importante era l'appartenenza ad un gruppo familiare coeso, modesto, fatto di lavoratori, una famiglia in cui mi son sentita sempre amata.

Papà è sempre stato un uomo presente, fisico, giocava con noi, si andava al mare, in campagna, abbiamo viaggiato in nave, in treno, in autobus, in aereo, in macchina. A tavola si parlava di tutto, da grandi, perché da piccini, la ridarella imperversava e venivamo zittiti in nome del TG nazionale. Il fulcro è, cosa devo imparare dalle mie radici? Gli insegnamenti li ho dentro, ho imparato a modellare le mie emozioni, perchè il vuoto che papy mi ha lasciato dentro è stato riempito dal cancro.

Questo non lo permetterò mai più. Mi volevi ricordare questo? Di non farmi sopraffare dagli eventi che mi son piovuti sopra, come l'acqua che fuoriesce dalla rottura di una diga?

- "O Pà, ma se gioco i numeri, morto che parla e volare, ci metti una buona parola con la dea bendata?"