Torna l’atteso appuntamento del venerdì con la rubrica curata dalla nostra amica Giulia Muntoni

GUAI a chi ti fa dubitare di te stessa. A chi crede che quello che ti rende unica sia troppo ingombrante o luminoso per il mondo circostante. A chi ti consiglia di tenere un profilo basso, una gonna lunga o un rossetto smorto, anche quando ti senti sicura di te e pronta a sbocciare.
Guai a chi ti fa credere di dover aspettare di essere in un certo modo per poter essere amata, apprezzata, presa ad esempio. A chi non crede che sarai mai abbastanza pronta, bella, eloquente, "normale" per essere accettata.
Guai a chi sminuisce i tuoi progetti e smorza i tuoi entusiasmi, per quanto piccolo possa esserne il motivo. A chi ti consiglia di non dire quello che pensi per non perdere consenso, o perché non te ne intendi, perché le tue idee sono stupide e irrealizzabili, o soltanto diverse. A chi ripete che non lo sai fare ed è meglio lasciar perdere.

Devi saper distinguere chi parla per elevare il tuo potenziale e chi perché crede che, affossandoti, avrà meno competizione.
Chi non ti capisce o non vuole capirti, ti farà sempre sentire sbagliata, lasciandoti in un inferno di dubbi su cosa avresti potuto fare o dire di diverso.
Ma questo non è e non sarà mai amore, e nemmeno affetto. Perché l’amore, come la morte, cambia tutto.
Chi ti ama ti incoraggia e si assicura che il terreno tutt’intorno sia spianato perché tu possa decollare. Chi ti stima sta dalla tua parte e ti da’ il beneficio del dubbio, sempre, anche quando non capisce quali intenzioni possano muoverti. E poi aspetta, pazientemente, fino a che tutto non sia chiaro.
Coltiva sempre la tua luce e spargi più che puoi la tua energia. E difenditi da chiunque cercherà di impedirtelo. Anche quando quella persona dovessi essere tu.