No panic

  • di Redazione
  • 1 Agosto 2025
  • La collana di perle di Giulia

L'amica Giulia Muntoni riflette sulle difficoltà che possono trasformarsi in una risorsa

Ogni problema è una porta. Quando ci investe per la prima volta, con più o meno violenza, siamo quasi sempre allo scuro di un fatto: che la chiave per aprire quella serratura è già in nostro possesso. La chiave è una scelta, la scelta che tutti abbiamo di non identificarci come vittime. Il fatto è che, inizialmente, ci vuole più energia per essere positivi di quanta ne serva per indugiare o addirittura crogiolarsi nelle avversità.  Quello di vedere opportunità dietro le porte in faccia è un talento che va allenato, non capita semplicemente. La buona notizia è che, così come la Grazia, quella luce non arriva mai troppo tardi. La luce coincide con la volontà non tanto di essere ottimisti quanto di capire che nuotare contro corrente nel fiume degli eventi non può che essere inutile, oltre che faticoso. Sta sempre e solo a noi decidere su cosa soffermare l’attenzione. E c’è un’unica differenza tra chi vede potenziale e chi si sofferma sulla fatica di reagire: il coraggio. Chi reagisce non ha necessariamente più motivazione o più risorse.  È animato da un a forza che lo spinge a preferire l’amor proprio alla lamentela, a investire in se stesso e nella soluzione più che nell'apatia e nella disperazione. Affrontare la sventura è necessario, affrontarla a testa alta fa sentire vivi anche quando non si è sani. E gratifica, se non alla luce del sole, alla luce dell’anima.