Get up and try

Get up and try

  • di Redazione
  • 8 Maggio 2020
  • La collana di perle di Giulia

L'amica Giulia Muntoni ci regala una nuova perla ricca di magia e propositi positivi

Finchè sei vivo, non dire che non importa. Che fa lo stesso, che non ti va, che non ne vale pena.
Di provare a risolvere un problema che continua a ripresentarsi. Di aiutare qualcuno che in quel momento non ce la fa da solo. Di spendere una buona parola per un altro, o lasciare in ordine qualcosa solo perchè le persone che verranno dopo ne siano agevolate.
Del resto, per quale motivo credi di essere ancora qui, se non per evolverti e renderti utile?
Se quel problema continua a ripresentarsi è perchè non l’hai ancora risolto. La persona che tanto giudicavi potrebbe essere quella che ti salva la vita. O la giornata. Non c’è un criterio assoluto, non c’è un ordine. Inizia da dove vuoi. Ma inizia.

Potresti non essere una persona riflessiva, che si trova a suo agio nell’analizzarsi e scandagliarsi, o che non pensa di essere abbastanza sensibile o empatica da capire il prossimo. Potresti sentirti inadeguato o debole. Ma sono tutte scuse. L’unica differenza tra te e una persona forte e altruista è la voglia di mettersi in gioco e di non scappare davanti a quel senso di inadeguatezza.
"Le rovine sono un dono", dicevano in un film, " la distruzione è la via per la trasformazione".
Il punto non è che gli altri non vedano le ombre di cui ti vergogni, il punto è che scegliere a chi mostrarle crea un legame che diventa indissolubile. E tu vuoi davvero arrivare fino in fondo senza conoscere lo stato di grazia della condivisione?

Io ho sempre avuto paura, nei miei anni più maturi, di lasciare che qualcuno entrasse a scombinare l’ordine che avevo faticosamente creato. Ma la verità è che chi si è interessato abbastanza da voler vedere tutto di me, il bello e lo spaventoso, la parte gioisa e quella contorta e problematica, tutto ha fatto tranne che creare scompiglio.
Dagli spiragli che si sono creati, sono volati dentro infiniti semi di Vita: alcuni sono sbocciati in piante maestose e lussureggianti. Altri si sono rivelate erbacce ma anche loro hanno assolto a una funzione: evitando che mi impigrissi, mi hanno fatto apprezzare ancora di più i colori dei miei fiori.
Non c’è la garanzia che vada bene, solo quella che ne varrà comunque la pena. Vivere per se stessi, appoggiati a un pugno di certezze materiali non è vivere ma esistere. Diventare adulti e non assumersi la responsabilità di esserlo, con le inevitabili cadute e brutture che verranno, non è da furbi. E’ da vigliacchi.
Perchè vi garantisco che per quanto ordine e sicurezza possiate usare per ripararvi da preoccupazioni e disagi, niente vi farà mai sentire benedetti e VIVI quanto l’esservi persi e poi ritrovati, strisciando sui gomiti fino alla Luce.