L’amica Giulia Muntoni, riflessiva e profonda come poche, ci regala queste splendide parole

Vivere con una salute compromessa non è uno sport di squadra. Assomiglia più ad una maratona, lunga e sofferta, in cui è necessario non perdere mai la concentrazione. Ma nessun uomo è un’isola e, anche per noi, esistono alleanze, spesso inattese e improvvise, che danno un ritmo scandito alle giornate più lente. Allo stesso modo, però, certe maschere cadono nel lungo periodo. A volte si scopre che l’interesse era di forma, l’amicizia di comodo.  Oggi ringrazio il cielo per ognuna di queste "rivelazioni ", nonostante l’iniziale delusione che possano avermi procurato, nonostante la rabbia che ho potuto provare nel vedere l’immaturità e l’egoismo di chi non vuole fissare negli occhi una realtà a tratti brutale. 
Ma non serve arrabbiarsi. Anzi, provo una sorta di gratitudine per questa selezione naturale. 
Le persone che ci vogliono essere non sono necessariamente quelle che sanno sempre cosa dirmi o come comportarsi. Ma quelle che continuano a interessarsi, che non si spaventano quando il sorriso si spegne e le parole si fanno difficili. Sono persone che si evolvono per adattarsi al passo altrui, e lo ammettono, quando non sanno come squarciare un silenzio. 
Gli amici, insomma. Sono quelle le "tue" persone. L’unico  vero antidoto alla superficialità e alla miseria di certi esseri piccoli piccoli.