Broken beauty
- di Redazione
- 3 Ottobre 2025
- La collana di perle di Giulia
L'amica Giulia Muntoni riflette sul mese dedicato al tumore metastatico con consapevolezza e speranza
"Fai del male a un artista e vedrai capolavori di ciò che hai fatto"
Pare una regola universale: la bellezza scaturisce dalla sofferenza, dal vissuto più difficile, dalle prove.
Non credo la frase si riferisca soltanto ad artisti "riconosciuti" e consapevoli. Anzi. C’è una scintilla divina che resta unica e irripetibile in ciascuno di noi.
Seguirla, rivela il vero significato del concetto di "passione". Seguirla dona ali alla nostra ispirazione, e promuove e manifesta ciò che di più caratteristico ci distingue.
Inizio il mese dedicato al tumore metastatico con consapevolezza e speranza.
Consapevole delle limitazioni che una malattia cronica e la sua terapia impongono. Degli angoli vivi che ogni tre mesi l’attesa del referto taglia nel mio spirito, se pure ogni volta io mi presenti lucida e combattiva.
So bene che la mia speranza assomiglia ad un lume fioco che cerchi di rischiarare un oceano. Eppure, nel mio sentirmi indomita intravvedo la mia scintilla, il mio dono unico. Resisto, mi incaponisco, e, spesso, lascio andare. Mi ci è voluta tanta esperienza anche per imparare a mollare la presa. Per non fare della mia testardaggine uno strumento ottuso, nei momenti in cui l’anima chiede tenerezza e leggerezza.
Tutto quello che riesco a superare, ogni dubbio convertito in accettazione, ogni aspirazione ad andare oltre i limiti della gabbia a cui il mio corpo assomiglia, e ogni rinuncia consapevole a spingere quando rischierei soltanto di farmi più male, tutto questo alimenta la mia fiamma.
Perché in millenni di storia, solo io ho ricevuto questa mano di carte, solo le mie circostanze sono confluite in questa me. IO sono tutto quello che ho e questo fulcro va preservato ad ogni costo.
Venga pure il male. Vedrà quali capolavori posso ancora creare.
