Tumori femminili e sport 2018: un calcio al cancro

Tumori femminili e sport 2018: un calcio al cancro

  • di Redazione
  • 7 Giugno 2018
  • Il peso della determinazione

Sonia Aresu ci racconta le emozioni provate durante "Tumori femminili e sport 2018: un calcio al cancro"

Il 26 maggio al T-Hotel si è tenuta la seconda edizione di "Tumori Femminili e Sport: un calcio al cancro", evento organizzato dalla Fondazione Taccia e Mai più sole contro il tumore ovarico. Ho provato un tuffo al cuore varcando la soglia proprio nella stessa sala in cui quattro anni fa, fui invitata da Albachiara Bergamini per rilasciare la mia prima testimonianza sul tumore ovarico. All' epoca sembravo un pulcino spelacchiato, occhi spaventati e capelli cortissimi che lentamente ricrescevano avendo da qualche mese finito la chemioterapia. Durante quest'ultimo convegno la presenza del pubblico è stata superiore alle aspettative, infatti, la sala era gremita, tanti visi conosciuti e grande calore umano. Gli interventi si sono susseguiti in maniera impeccabile, relazioni di medici e testimonianze di pazienti sono andati di pari passo creando la giusta armonia tra emozioni ed informazione. I racconti delle donne che hanno conosciuto il tumore trasmettono un grande pathos e rappresentano un legame ancora più stretto tra chi cura le rubriche del portale di Mai più sole ed i lettori. Sentirsi stimata e seguita da tantissime persone è ciò che di più bello si possa desiderare per chi come me, scrive soprattutto per infondere conforto, coraggio e serenità. L' evento, nel pomeriggio si è trasferito nei campi del’A.S.D. Calcio Newton dove si è tenuto un torneo di calcio a 5 femminile, nel quale sei squadre composte da giocatrici, pazienti oncologiche, medici ed infermiere si sono sfidate a colpi di pallone e tante risate . Ha vinto Mai Più Sole, ha regalato la targa ad Albachiara che sicuramente la custodirà con orgoglio. Riflettendo su ciò che è accaduto in questi anni, penso che la malattia, forse, fosse proprio scritta nel mio destino. Credo di aver ricevuto un regalo fantastico in cambio del dolore che ho dovuto sopportare: aver conosciuto delle splendide persone che mi hanno aiutato a risorgere.