Tipi da spiaggia

Tipi da spiaggia

  • di Redazione
  • 2 Luglio 2020
  • Il peso della determinazione

La nostra Sonia Aresu ci racconta una sua personalissima giornata al mare in cui si affina la sua sfrenata fantasia e curiosità

Quest'anno la stagione estiva ha un sapore nuovo, forse perché siamo tutti un po' più consapevoli che la vita può cambiare in un attimo. Ho inaugurato le alte temperature recandomi al mare appena è stato possibile, grazie alla fortuna di vivere in un'isola straordinaria, una terra dai tantissimi luoghi montuosi spettacolari da visitare, siti archeologici, tradizioni meravigliose, panorami mozzafiato e spiagge paradisiache. Ed è proprio queste ultime che sto visitando in lungo ed in largo, emozionano ognuna in modo diverso, per via delle mille sfumature cromatiche del mare e della moltitudine di tipi di sabbia.

Al mare mi rilasso alla grande, sulla mia sdraio verde inizio a fantasticare ma soprattutto mi diverte notare tutto ciò che accade intorno. È un lato del mio carattere che ho affinato durante il periodo della chemioterapia. Non potendo tuffarmi e fare il bagno in maniera normale per via del PICC al braccio, ho iniziato ad osservare tutto. È come se spiassi dal buco di una serratura e mi si aprisse un mondo che immancabilmente va ad arricchire la mia collezione di TIPI DA SPIAGGIA. Infatti, tra le varie persone che si possono incontrare, vi è il classico assembramento familiare stile carovana, che per sei ore di mare, si porta dietro tutta la casa, dai gonfiabili di ogni forma al gazebo per tenere in fresco l'inseparabile borsa frigo xxl contenente l'insalata di riso e l'anguria capaci di sfamare un reggimento. Vi è poi la famigliola felice, quella con un solo figlio a carico, che il più delle volte lo si riconosce perché gioca rigorosamente in riva con indosso i braccioli e che si potrebbe tranquillamente confondere con il fantasmino Casper vista la grande quantità di crema protettiva spalmatagli addosso.

E poi, ci sono i "figli di vetraio", quelli che arrivano a mezzogiorno e si posizionano in prima fila sul bagnasciuga in punta di piedi come se gli altri non li vedessero. Che non manchi mai all'appello la coppia di fidanzatini, che non smettono un attimo di baciarsi, anche rumorosamente e che si dividono persino il panino e pure mentre vanno a farsi il bagno continuano a scambiarsi teneramente effusioni...aaahhh l'amore! E poi ci sono i gruppi di adolescenti, con il telefonini e le casse bluetooth con musica a palla, con il pallone da calcio che perennemente finisce sulla testa di qualche malcapitato nei paraggi e che con le loro soavi voci creano un sottofondo rilassante, elevato alla massima potenza quando si tuffano facendo le capriole in riva.

Potrei continuare per ore ed ore con le descrizioni, volutamente non ho menzionato le classiche persone che vanno al mare semplicemente per rilassarsi perché non destano la mia attenzione. Sono un'osservatrice patologica e vorrei concludere con l'ultima categoria, quella che mi sta più a cuore, ossia la mia, quella delle "tziette". Vi sarà capitato sicuramente di beccarle in spiaggia, sono quelle che si posizionano nella sdraio sotto l'ombrellone, occhiali da sole per  celare lo sguardo, orecchie sull'attenti per non perdersi niente di quello che accade intorno. Sembrano telecamere ad infrarossi, hanno tutto a portata di mano attorno alla loro postazione, in modo tale da non muovere un dito ma amano anche fare piccole passeggiate in riva al mare. Quando incontrate le tziette dovete ritenervi fortunati perché se dovesse accadere qualcosa, sarebbero le prime ad accorgersene e ad allertare. E voi che tipi da spiaggia siete?