Saudade

  • di Redazione
  • 13 Agosto 2020
  • Il peso della determinazione

Le parole della nostra Sonia Aresu raccontano l'amore viscerale per la sua amata Sardegna, i profumi e gli odori della sua terra

Come spesso ho scritto nei racconti precedenti, amo la mia terra di un amore intenso e viscerale. L'ho appurato quando ho vissuto per qualche anno lontano da essa, dal suo mare e dal suo odore. In effetti, ripensandoci ora, mi rendo conto, che cercavo il mare tra le montagne e ricordo la frequente sensazione di malinconia. Certo con il tempo ci si abitua a tutto ma capisco appieno chi identifica questa percezione con il termine "saudade", è quel sentimento di nostalgia, forte come un'assenza. E come un eco di sirene ho sentito il richiamo della mia terra, dovevo tornare nel momento in cui sentivo di più il bisogno di essa.

Ho scelto di curarmi qui, nessun'altro consulto esterno, pur essendo consapevole della reale situazione sanitaria. Ma ho voluto vivere la malattia nella mia dimensione, accanto a tutto quello che di più prezioso possiedo e tra questi la mia isola felice. Che avrà mille difetti ma nessuno potrà renderla sostituibile con alcun altro luogo. Non vivo in un posto qualunque, vivo in Sardegna, dove terra e mare sono dipinti dalla mano di un pittore. È come una mamma che ti dà il benvenuto quando arrivi, ti coccola quando ti ospita e piange lacrime amare quando ti vede andare via. Durante questo periodo di restrizioni, la maggior parte dei sardi ha deciso di passare le vacanze nella propria regione ed è fantastico continuare a sorprendersi per le meraviglie che ci riserva. Dal mare cristallino alla passeggiata in montagna, ce n'è per tutti, sia per chi vuole spendere o per chi non ha il becco di un quattrino. La frase "mai dire mai" è diventata la mia frase preferita, perché nella vita non sai mai cosa ti può accadere e soprattutto quale decisione prenderai in caso di difficoltà, ma di una cosa sono certa... ogni partenza prima o poi mi riporterà da te.