Otto maggio 2014

Otto maggio 2014

  • di Redazione
  • 6 Maggio 2021
  • Il peso della determinazione

L'amica Sonia Aresu ricorda il momento della diagnosi e una particolare ricorrenza

L'otto maggio 2021 alle ore 16:30 in diretta zoom e sulla pagina Facebook di Mai più sole si terrà la quinta edizione di Tumori femminili e sport: un calcio al cancro. Un evento in cui verranno trattati tantissimi argomenti importanti da medici ed esperti, ma soprattutto si darà voce alle pazienti. Sarà emozionante anche per me, perché proprio in quella ricorrenza, festeggerò sette anni dalla diagnosi di tumore. È una curiosa coincidenza l'essere stata operata proprio nella giornata del tumore ovarico, ma in effetti, nulla accade per caso!

Se ripercorro con la mente quei momenti, rivivo le stesse sensazioni: paura e terrore di non farcela. Non è semplice descrivere ciò che si prova quando si riceve una diagnosi di cancro, poi mica roba da nulla: uno di quei tumori ancora poco conosciuti e per di più con un elevato tasso di mortalità! È simile ad un blackout totale del corpo, che parte dal cervello ed arriva alle dita dei piedi, tutto si spegne e per un momento è come se non si ragionasse più. In quell'istante, anche chi nella vita è abituato a mettere in atto un piano B, fidatevi, non c'è piano che tenga: ci si deve fermare, perché ci si trova faccia a faccia con la paura di morire. Poi però, l'instinto di sopravvivenza ci spinge con una forza inaudita ad affrontarlo, ci si deve dare da fare a tutti costi! E nel mio caso, non sono state importanti le frasi di circostanza quanto chi c'era in quel momento: con una parola, un abbraccio, una spalla su cui piangere e un caffè preso di fronte al mare in silenzio.

Sono passati sette anni e "sono ancora qua", non so per quanto tempo ancora, ma ho imparato che l'importante non è la quantità ma la qualità di come lo si vive quel tempo. Mi ritornano in mente le parole: "Lei è come se possedesse un arcobaleno tra le mani e lo volesse rinchiudere in una stanza al posto di liberarlo". In effetti, penso sia giunto il momento di aprirla quella porta e far fuoriuscire l'arcobaleno! Quindi buon anniversario a me e a tutte quelle anime belle che, anche se con qualche pezzo mancante, hanno una voglia matta di  pasticciare la vita con nuovi colori.