Le abitudini cambiano

Le abitudini cambiano

  • di Redazione
  • 22 Ottobre 2020
  • Il peso della determinazione

Torna la rubrica bisettimanale della nostra amica Sonia Aresu che affronta le difficoltà delle distanze sociali durante la pandemia

L'anno duemilaeventi entrerà nella storia, non ci sarà nessuno che appena sentirà questa data, non toccherà ferro. È un periodo ancora molto complesso, ma occorre mantenere la lucidità necessaria e la giusta dose di positività (da leggere in senso buono) per non sovraccaricarsi di ansia e stress. Si è tutti un po' confusi e persi e si ha come la sensazione di stare sopra una barca in mezzo ad un mare mosso con un faro puntato sulla prua che illumina il buio, in attesa della tempesta. Ma quanto sono cambiate le nostre abitudini? Si è diventati tutti più diffidenti soprattutto per strada, sempre attenti a non stare troppo vicino agli altri, a non urtare e a osservare se il nostro vicino indossi bene la mascherina. Il colmo è che ultimamente una persona come me, che non ha mai amato gli abbracci, abbia una voglia matta di abbracciare le persone, di stringere e dare pacche sulle spalle, di battere un cinque, di prendere per mano e saltellare, mi manca proprio il contatto ed ora più che mai mi accorgo di quanto sia fondamentale.

Ma in questo momento, siamo chiamati al rispetto delle regole, non si scherza: mascherina, distanziamento e sanificazione mani. Gli sforzi di oggi porteranno sicuramente buoni risultati in tempi migliori. Mi viene in mente una frase, di Frida Kahlo: "costruire un muro intorno alla tua stessa sofferenza significa rischiare che ti divori dall'interno", chi più di chi ha conosciuto il tumore sa che esternare i sentimenti e le sensazioni è già di per sé, un percorso che ti consentirà di soffrire meno. Impariamo ad esternare i dolori, le incertezze, le paure e i malumori solo così potremo scrollarci di dosso dei pesi enormi. E allora utilizziamo queste fragilità di questo momento per esprimere al meglio le potenzialità che ci contraddistinguono, scrivere un diario, leggere un libro o frequentare un corso anche online che più ci piace o semplicemente bere un caffè o parlare con un'amica al telefono. Continuamo a vivere, collaboriamo e soprattutto non dimentichiamoci di sorridere, perchè gli occhi comunicano tanto, anche dietro una mascherina.