Ciò che ti pare

Ciò che ti pare

  • di Redazione
  • 20 Maggio 2021
  • Il peso della determinazione

La nostra Sonia Aresu riprende fiato e si prepara a sorridere nuovamente in compagnia

Spesso mi sono posta la domanda: se potessi scegliere di tornare indietro, nel periodo precedente la malattia, avrei fatto le stesse scelte? Probabilmente no, ma non lo saprò mai. Magari non mi sarei nemmeno scontrata con le tante conseguenze che ne sono derivate. Spesso mi ritrovavo a piangere, non che ora sia cambiato qualcosa, non per niente, "prangi prangi", (piangi piangi), è uno dei miei tanti soprannomi, per situazioni che non avrei potuto cambiare. Ragionandoci un po' su, ora mi chiedo: perché sprecavo del tempo a piangere, invece di guardare il problema da un'altra prospettiva?

Sembrerà tragicomico, ma mi ci è voluta una diagnosi di cancro per rendermi conto di quanta forza si è in grado di possedere. C'è da dire che non mi sono mai tirata indietro, nemmeno quando sarei voluta scappare, ho sempre avuto il coraggio di tentare. Ho collezionato fallimenti tanti quante sono le collezioni dei puffi, molti, anche doppi. Ma ci ho fatto il callo. E soprattutto ho imparato che i fallimenti servono per migliorare. Certo, sarebbe anche giunta l'ora di spezzare l'incantesimo delle porte chiuse in faccia! Mica mi offenderei!

Non servono tanti giri di parole: se una cosa vi piace, fatela, se vi fa stare male al solo pensiero, non fatela! Semplice vero?  Per metterla in pratica, ci sono voluti più di quarant'anni! Nessuno ha voglia di perdere tempo, soprattutto se quel tempo è prezioso. Accorgersi che anche un'ora trascorsa con le persone giuste è in grado di ribaltare il senso di una giornata.  Ed è proprio quello che amo di più della vita: la semplicità e le risate in buona compagnia. Comunque...ho aperto la porta della stanza in cui custodivo il mio arcobaleno, l'ho trovato un po' impolverato, ma ora che l'ho lucidato, risplende più di prima.