Arriva un nuovo racconto della nostra amica Sonia Aresu per la rubrica "Il peso della determinazione"

Ho la fortuna di vivere in una città come Cagliari, considerata una perla del Mediterraneo. Il clima è piuttosto mite tanto che la stagione estiva inizia a marzo e finisce ad ottobre inoltrato. Chi, come me, ama il mare, durante tutto l'anno ha a disposizione il lungomare Poetto per deliziarsi e rilassarsi di fronte ad uno spettacolo a due passi dalla città. Chi invece è amante del verde può tranquillamente fare una passeggiata in uno dei parchi attraverso gli innumerevoli percorsi immersi nella natura. Cagliari è impregnata di storia di diverse epoche magnificamente conservate. Essendo in un' isola però, bisogna fare i conti con una serie di problematiche che separano dal resto della penisola, per esempio  legate al lavoro, economiche e sanitarie. Molti sardi laureati, per via della disoccupazione, sono costretti ad emigrare in cerca di un lavoro: tanti parenti ed amici vivono fuori per questo motivo. C'è chi soffre talmente per la lontananza che dopo un certo periodo è costretto a tornare. Quando ho avuto bisogno di curarmi per il problema oncologico ho deciso di restare in Sardegna, circondandomi dagli affetti, dal buon cibo e dal calore del sole. Chi non è nato in un'isola non potrà mai comprendere la sofferenza di un suo figlio. È come se sentisse un richiamo simile ad un canto di sirena che lo convince a ritornare. E prima o poi, ritornano tutti.