La forza dell'Amore

La forza dell'Amore

  • di Redazione
  • 10 Settembre 2018
  • I Mille Colori di Fausta

Arriva il lunedì, il giorno dedicato alla rubrica di Fausta Giorgia Mascia che ci regala un profondo racconto

Vado spesso a passeggiare al Lago: un luogo nel quale sembra che i miei stati d’animo si materializzino nel tempo e nello spazio ...

Lascio la macchina e mi immetto nella stradina in terra battuta delimitata da roveti abbarbicati alla collina ai piedi della quale, l'acqua è così verde da sembrare un prato ben coltivato dove osa tuffarsi, per pochi istanti, solo la luce del Sole per riaffiorare come riflesso dorato qua e là sulla superficie lievemente mossa dal vento. È un'oasi di grande serenità dove è possibile dialogare con se stessi lontano da facili distrazioni. In questo contesto mi sento avvolgere dalla natura che percepisco quasi come una madre nella quale trovare conforto nelle giornate malinconiche, prive di senso …

Mentre cammino sotto le fronde degli alberi che creano zone d'ombra, piccole farfalle variopinte svolazzano precedendomi. Il ruscelletto che scende dal monte fruscia tra le erbe come un serpente sinuoso, rappresentando forse un violino nella grande "orchestra" che è questa collina. Ci scrutiamo, io e questa natura, e ci amiamo: è da tantissimi anni che percorro questo tragitto quando voglio pacificarmi con il mio "io interiore" ed oggi più che mai la giornata incerta manifesta il "mio sentire". S’alza il vento, le fronde frusciano forte, le foglie vengono sollevate da terra e spinte in avanti, segue una pioggia torrenziale … Meno male che ho l'ombrello! L'acqua del Lago si increspa intessendosi con il vento e la pioggia. Amo questo paesaggio furioso, aspro con il profumo bagnato fradicio della terra, lo stillicidio delle foglie che mi spruzzano in faccia i residui di pioggia. I suoni sono forti ma ovattati dal tintinnio della pioggia, così che i rumori degli automezzi viene stemperato dall'acquazzone e sembra quasi un rombo lontano. Nel frattempo ho finito il mio percorso, sono bagnata e sudata, ma va bene così: immersa in questi umori vivi, veri, reali, della natura mi sento una parte di un grande "io" che poi è l'Universo. Non sono più stanca e smorta come ero quando sono giunta qui. Mantengo un velo di preoccupazione: domani altri controlli, visite, domande … La natura mi ha sferzato con l'acqua, i profumi e i colori: quello verde della vegetazione, quello rosso delle bacche selvatiche, quello giallo-marrone delle farfalline che spero abbiano trovato riparo dalla pioggia, quello blu polvere del lago, quello grigio plumbeo del cielo. La natura mi ha avvolta, "sbattuta", scrollata, colmata d'amore. Quando risalgo in macchina mi sento come un cactus pieno di riserva d'acqua dopo tanta siccità.

L'auto scivola sull'asfalto bagnato, bianco, schiumoso per la pioggia abbondante. Penso ad una bella doccia tiepida, giunta a casa, seguita da una torta che preparerò per i miei ragazzi in visita. Ritorna, improvvisa come il vento, la voglia di vivere il mio quotidiano, con costanza e amore ogni giorno senza lunghi programmi, lunghe attese, così come viene o verrà. Non ho più voglia di sentire il suono della sveglia, ne di organizzare le mie giornate al ritmo del "dovere".Sento che è tempo di vivere senza assumere necessariamente un ruolo. Solo giornate, una per volta, scandite, dalla gioia di esistere, dall'incertezza del domani. "Ma non è forse così per tutti noi?" mi domando. Certo! Ma è anche vero che spesso l’età e la salute regalano l’ illusione di avere tutto sotto controllo mentre la malattia impone di comprendere ed accettare che non tutto sia perfetto. Qualunque sia l’approccio alla vita ciò che la rende "magica" è l’amore in essa contenuto. L’Amore è per me un motivo sufficiente per reagire al dolore, il grande amore che percepisco in chi mi cura, nei miei figli e mio marito che mi avvolgono di tenerezza, nonché in tutti coloro che ascoltano il mio dolore con empatia e misericordia cercando di alleviarlo. Sono circondata da tanti amori, da tante meravigliose persone che mi vogliono bene. Il male è grave, ci sono dei momenti nei quali mi percepisco immensamente fragile, ma … "ce la posso fare!" L’amore è una grande forza, capace di realizzare l’impossibile: mi salverà ancora, mi salverà sempre …