Gocce nell'oceano

Gocce nell'oceano

  • di Redazione
  • 6 Novembre 2020
  • Di sole, di ombre, di Mari

Inauguriamo con estremo piacere la rubrica bisettimanale dell'amica Marisa Guidetti dal titolo "Di sole, di ombre, di Mari"

A causa della pandemia la mia azienda ha attivato lo smartworking, "lavoro da casa". Questo modo di lavorare, unito al fatto che non devo più assistere i miei genitori (mi spiace dirlo, ma a prescindere dalle mie condizioni, è stata veramente molto dura) mi ha permesso di avere più tempo per me stessa. Questa estate, quasi tutte le mattine, dalle 7:30 alle 8:00 sono riuscita ad andare al mare a fare una passeggiata. Uscivo di casa poco dopo le 7 e mi recavo al lido di Capoterra, che è abbastanza vicino a casa mia. Costume da bagno, perché il sole potesse colpirmi bene, niente protezione solare (sbagliatissimo! Ma a quell’ora…), prendisole annodato alla piccola borsa sufficiente per documenti e cellulare, ciabattine in mano e piedi nudi ammollo nel mare. Prima di tutto: una foto della mia ombra sulla sabbia, con la quale davo la sveglia alle mie amiche; poi iniziavo la camminata dal Maramura fino alla lottizzazione Picciau.

Una volta ho parcheggiato sotto un pino ed ho riempito il parabrezza della macchina di resina. Il giorno dopo mio marito si è alzato presto ed è venuto a passeggiare con me…Comunque mio marito è venuto con me più di una volta. Mi accompagnava quando non mi sentivo molto in forma. Ed io, a onor del vero, non ho più parcheggiato sotto a un pino. All’andata passeggiavo a passo sostenuto, al ritorno più lenta perché mi fermavo a raccogliere un po’ della plastica che trovavo nella battigia. Spesso non solo plastica, ho trovato certe porcherie...Questa piccola attività ecologica, consapevole della sua esiguità, la chiamavo "La mia goccia nell’oceano". Portavo una bustina che prima di andare via buttavo in uno dei tanti cestini. Sempre più piena. Spesso mi facevo una foto e la postavo su facebook lasciando il post pubblico, magari a qualcuno poteva venire la stessa ispirazione… l’oceano è fatto di tante gocce.

Una volta ho trovato una busta di plastica con non so cosa dentro lasciata nella spiaggia. Mi sono fermata per prendere un fazzolettino di carta, non toccavo nulla a mani nude. Ma prima di me arrivò una ragazzina che prese la busta e la portò via. Bravissima! Un’altra volta invece, un signore anziano mi ha dato lui una bustina per raccogliere il bottino di spazzatura.Intorno alle 8 rientravo a casa. Doccia veloce ed entro le 9:30, accendevo il pc aziendale, inserivo le 4 password necessarie per accedere ai sistemi e timbravo il cartellino virtuale che attestava il mio ingresso a lavoro. E la giornata proseguiva...