Tumore del pancreas, la mutazione BRCA può influenzare terapie e prevenzione

Tumore del pancreas, la mutazione BRCA può influenzare terapie e prevenzione

  • di Redazione
  • 25 Novembre 2021
  • Italia ed estero

Non solo seno e ovaio. La mutazione BRCA influisce anche per l’insorgenza del tumore del pancreas, in 1 caso su 10. Infatti secondo un recente studio pubblicato su ESMO Open su 100 pazienti con tumore al pancreas con meno di 74 anni, ben 9 (quasi 1 ogni 10) sono portatori di una variante patogenica di BRCA1 o BRCA2.
Il tumore del pancreas nell'80% dei casi si sviluppa nel pancreas esocrino, ovvero nella porzione deputata alla produzione degli enzimi utili alla digestione. Circa il 75% di tutti i tumori del pancreas esocrino origina nella testa o nel collo del pancreas, il 15-20% nel corpo e il 5-10% nella coda. In Italia, nel 2020, sono state calcolate oltre 14 mila nuove diagnosi.
Il rischio di sviluppare tale neoplasia aumenta con l’età: la maggior parte delle diagnosi avviene tra i 50 e gli 80 anni, mentre sono molto rare sotto i 40 anni. Il fumo è responsabile di circa il 25% dei casi. I fumatori hanno un rischio d’incidenza che è circa il triplo rispetto ai non fumatori. Sull’insorgenza del tumore influiscono anche gli stili di vita, tra cui l’obesità, la ridotta attività fisica, l’alto consumo di carni e grassi animali, la scarsa assunzione di verdure e frutta fresca. Anche la pancreatite cronica (un’infiammazione persistente del pancreas spesso associata al fumo e a un alto consumo di bevande alcoliche), il diabete mellito e una pregressa gastrectomia (resezione parziale o totale dello stomaco) favoriscono lo sviluppo del tumore al pancreas. Infine, addetti ai distributori di benzina o lavoratori esposti a sostanze come benzidina e benziladenina rientrano nelle categorie professionali a rischio, anche se esistono dispositivi di protezione individuale che riducono il rischio individuale se opportunamente impiegati.
Se alcuni fattori di rischio sono modificabili attraverso lo stile di vita, altri sono presenti sin dalla nascita e non si possono modificare in alcun modo. La presenza di una mutazione non significa che la persona svilupperà sicuramente un tumore, ma ha semplicemente un’alta probabilità. Nel tumore del pancreas, come per il tumore al seno e all’ovaio, la predisposizione passa per i geni BRCA, fondamentali per la scelta delle terapie le chemioterapie più efficaci (per il tumore al pancreas nel caso di mutazioni in BRCA sono quelle a base di platino) e anche in chiave preventiva per i parenti del paziente che dovranno effettuare un’accurata sorveglianza per i tumore al seno, alle ovaie, al pancreas o alla prostata.