Tumore al seno, 280 Breast Unit in Italia

Tumore al seno, 280 Breast Unit in Italia

  • di Redazione
  • 4 Novembre 2025
  • Italia ed estero

Sei su dieci affrontano ogni anno più di 200 nuovi casi

E’ ormai risaputo che le Breast Unit, grazie alla presa in carico del paziente a 360°nel trattamento del tumore al seno, garantiscano una miglior qualità della vita rispetto ai centri di senologia che non sono multidisciplinari. Perchè esista la Breast Unit devono essere rispettati alcuni parametri come il fatto che siano svolti almeno 150 interventi chirurgici di nuovi casi di tumori alla mammella e che venga garantita la multidisciplinarietà ed il lavoro di squadra di un team che abbraccia più professionisti che vanno dal chirurgo, oncologo, radiologo, psiconcologo, fisioterapista
Le Breast Unit sono presenti nell’80% dei centri oncologici italiani, sono 280 e sei su dieci affrontano ogni anno più di 200 nuovi casi.

Devono garantire assistenza sanitaria alle 925mila donne che in Italia vivono con una diagnosi di neoplasia mammaria.

Sono questi alcuni dati presentati a Roma, nei giorni scorsi, durante il convegno 'Le Breast Unit per il Benessere delle Pazienti' organizzato dalla Fondazione per la Medicina Personalizzata (Fmp), a cui hanno partecipato anche 12 associazioni di pazienti. 

"Le Breast Unit sono le uniche strutture sanitarie che possono davvero garantire la necessaria assistenza multidisciplinare e multiprofessionale - evidenzia Paolo Marchetti, presidente della Fmp -. Il cancro del seno è una malattia molto complessa la cui incidenza è in crescita in tutti i Paesi Occidentali. A livello mondiale è il secondo tumore più diffuso e si stimano 2,3 milioni di nuovi casi ogni anno. Oggi siamo in grado di riconoscere e trattare i diversi sottogruppi di patologia con terapie e trattamenti personalizzati. Anche a causa di questa ampia eterogeneità si rende indispensabile la gestione di ogni singola neoplasia da parte di una squadra di operatori sanitari con competenze diverse". 

"Bisogna abbracciare un modello nuovo in cui la donna è affiancata dal medico curante e con lui condivide consapevolmente le scelte terapeutiche e di percorso - sottolinea Andrea Botticelli, responsabile della Breast Unit del Policlinico Umberto I di Roma -. È questo il modello di cura multidisciplinare che deve essere promosso in tutte le Breast Unit italiane. Sono dei luoghi di cura ma anche di relazione, ascolto e crescita condivisa". 

Non solo terapie e cure ma una presa in carico totale che abbraccia il benessere psicofisico, come spiega Giuliana D'auria, dell'Uoc Oncologia Medica interpresidio Sandro Pertini Sant'Eugenio di Roma: "Le donne colpite da carcinoma mammario hanno molte nuove esigenze. L'assistenza che dobbiamo garantire può avvalersi di nuovi strumenti che sono stati validati da studi e ricerche scientifiche. È questo il caso dello sport che ha dimostrato di essere un valido 'trattamento'. Anche l'alimentazione gioca un altro ruolo importante. Infine, anche l'arte, la cultura e tutto ciò che combatte lo stress può essere utilizzato per aiutare le nostre pazienti".