Proteggere l’ambiente per prevenire i tumori

Proteggere l’ambiente per prevenire i tumori

  • di Redazione
  • 5 Gennaio 2022
  • Italia ed estero

Nutrizione, cancro e salute del pianeta, sono strettamente legati. Questo è quanto riporta uno studio pubblicato a ottobre 2021 sulla rivista Lancet Planetary Health.
"Le modifiche dei sistemi alimentari negli ultimi 50 anni hanno contribuito a un cambiamento nutrizionale. Il conseguente aumento dell’obesità e delle malattie non trasmissibili (inclusi tumori, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari) ha dato il via a una vera e propria crisi globale" spiegano gli autori, che poi aggiungono: "La produzione di cibo lascia inoltre una grande ‘impronta’ ambientale: aumenta le emissioni di gas serra, l’uso di acqua e di suolo e contribuisce al degrado dell’ambiente".
La ricerca fa parte dello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), iniziato negli anni Novanta e in parte sostenuto anche da Fondazione AIRC. I ricercatori ancora oggi seguono oltre 500.000 persone in 10 paesi europei.
Il legame tra dieta e cancro è noto da molti anni. Le stime mostrano che il 30-40% circa dei tumori potrebbe essere prevenuto grazie a un’alimentazione sana ed equilibrata a base vegetale, con una riduzione di carni, insaccati, bevande zuccherate e alcol. Se la sana alimentazione è accompagnata da abitudini e comportamenti salutari, come non fumare, evitare la sedentarietà e fare delle passeggiate giornaliere di una ventina, trentina di minuti va ancora meglio. Spesso si trascura l’importanza dell’attività fisica che dovrebbe essere prescritta, così come una medicina preventiva.  
Altro aspetto determinante è l’impatto della filiera alimentare (dalla produzione al consumo degli alimenti) sull’ambiente che ci circonda: l’agricoltura, in particolare quella dedicata ad alimentare il bestiame degli allevamenti, è responsabile di una grande percentuale delle emissioni di gas serra (fino al 25%) e causa un utilizzo intenso di acqua e di oltre un terzo del suolo coltivabile. 
Solo pochi studi, come EPIC, hanno però provato ad avvicinare la salute umana a quella ambientale.
Secondo tale ricerca la dieta per garantire la salute planetaria prevede che l’uomo prevalentemente alimenti di origine vegetale, ovvero frutta, verdura, legumi e frutta secca e poche proteine animali.  Bisogna ovviamente anche fare attenzione alle quantità, in generale si raccomanda che gli adulti non superino le 2.500 chilocalorie al giorno.
Queste non sono altro che le raccomandazioni del WCRF (World Cancer Research Fund) per la prevenzione oncologica.  Tali buone pratiche farebbero sì che le emissioni di gas serra legate alla produzione di cibo si dimezzino e si riduca del 62% l’uso del suolo. 
Maggiori livelli di gas serra e di consumo di suolo sono infatti legati a tassi più elevati di tumori. Secondo i ricercatori sarebbe dunque  possibile prevenire dal 19 al 63% dei decessi e dal 10 al 39% nell’arco di 20 anni.